Eternals: per Kevin Smith un film bello, ma troppo “pesante”
Per Kevin Smith, è stato difficile godersi appieno Eternals a causa dell'eccessiva lunghezza del film, che supera abbondantemente le due ore.
Dopo aver visto Eternals, il regista Kevin Smith si esprime sul film, avendolo apprezzato ma criticandone l’eccessiva lunghezza
Da patito di fumetti quale è, Kevin Smith ha parlato recentemente di Eternals, ultimo film dell’MCU arrivato sul grande schermo. Il cinecomic ha riscosso un buon successo (ha da poco superato il traguardo dei $300 milioni incassati nel mondo) e sono state svariate le mani che si sono sollevate per applaudirlo. Tuttavia, come è normale che accada, non sono mancate le voci di chi invece ha bocciato il titolo. Su Rotten Tomatoes è a oggi il lungometraggio targato Marvel Studios con il punteggio più basso e su una cosa Kevin Smith e svariati critici sembrano essere d’accordo: l’eccessiva lunghezza del film.
Durante il suo podcast Fatman Beyond, condotto con Marc Bernardin (giornalista nonché autore di fumetti), Smith ha infatti spiegato di aver visto Eternals a Vancouver, affermando: “È uno di quei film che ti fanno pensare: ‘Questo film non deve essere così lungo.'” Il regista ha comunque chiarito come abbia apprezzato in generale il prodotto, definendolo “bello” e sottolineando come Chloé Zhao sia “una regista di gran lunga migliore di quanto io sarò mai”, ma non ha potuto non citare la lunghezza fra le criticità del cinecomic, che per lui si è rivelato “pesante”. Smith ha spiegato che, per quanto lo riguarda, preferisce dare al pubblico un film di un’ora e mezza piuttosto che una storia di oltre due ore che porti la mente degli spettatori “a vagare”.
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Nonostante questo aspetto, Kevin Smith sembra comunque promuovere Eternals, definendolo “magnifico” dal punto di vista visivo e lodando le interpretazioni degli attori. Molto semplicemente, gli oltre 150 minuti di proiezioni lo hanno messo un po’ alla prova, soprattutto dal momento che, per sua stessa ammissione, non ha mai avuto per quei personaggi dei fumetti lo stesso trasporto emotivo provato, ad esempio, per gli Avengers.