Eva Robin’s e il suo percorso da transgender: “il maschile e il femminile in me ora sono arrivati ad una fusione, a una compattezza”

Un viaggio unico tra arte, identità e passione.

Il tempo passa, ma le icone rimangono per sempre. Nonostante il suo massimo periodo di fama risalga a decenni fa – correvano gli anni Settanta – ancora oggi Eva Robin’s, 66 anni, è un nome che non lascia indifferenti. L’artista transgender per eccellenza dello star system italiano ha fatto un passo indietro dai riflettori. Agli studi televisivi ha preferito i palcoscenici teatrali, una dimensione che le calza a pennello, consentendole di vivere nella massima serenità.

Eva Robin’s: l’arte di vivere oltre il genere

In Eva Robin's il maschile e il femminile si sono uniti - Cinematographe.it

Attualmente è in tournée con Le Serve di Jean Genet, un classico del teatro contemporaneo. Veste i panni di Madame, una figura complessa, incarnazione di contraddizioni sociali e di genere. Simboleggia la disparità sociale e gli oggetti del desiderio, spiega a TGcom24.

Per chi la conoscesse appena, o non l’abbia addirittura mai sentita nominare, Eva Robin’s ha saputo trasformare la sua natura camaleontica in una forma d’arte. Quando la lotta per i diritti umani era appena agli inizi, fece breccia tra il grande pubblico attraverso una passione: travestirsi. Perché, come dice lei, non voleva essere solo una cosa, ma tante.

In Eva Robin's il maschile e il femminile si sono uniti - Cinematographe.it

Cresciuta con un’educazione religiosa, si è presto sentita fuori posto in famiglia. La scelta dello pseudonimo – derivante da Eva Kant e dallo scrittore Harold Robbins – ha segnato un punto di rottura, un modo di rivendicare la propria identità. La scelta di vivere in quanto donna, molto pragmatica, è diventata una cifra distintiva della carriera. Siccome funzionava, ci ha costruito le fortune professionali.

Ora i due lati di sé – lo yin e lo yang, il maschile e il femminile – sono arrivati a una fusione, a una compattezza, racconta. A 66 anni, Eva Robin’s ha conservato l’intraprendenza degli inizi, tanto da avere un calendario fitto di impegni. Tra i progetti futuri, si appresta a portare in scena Il frigo di Copi e due film: L’oro del nero, diretto da, giovane Lorenzo Pullega, e Il rapimento di Arabella. E se questo non è amore per la vita…    

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