Festival degli Dei 2019: Lina Wertmüller e i Queen protagonisti
Tra i comuni appenninici di Bologna e di Firenze si svolge, dall'1 all'8 luglio, la seconda edizione del Festival degli Dei
Dall’1 all’8 luglio si svolge il Festival degli Dei, una kermesse itinerante tra i comuni della Bologna altomedievale e della Firenze medicea
Durante la prima settimana del prossimo luglio si svolgerà la seconda edizione del Festival degli Dei. La manifestazione presenta un metacinematografico percorso di eventi e proiezioni lungo le province di Bologna e Firenze, ripercorrendo il tracciato della Flaminia Militare – denominato Via degli Dei – risalente al progetto urbanistico romano del 187 a.C. (il programma on the road della kermesse troverà sedi nei comuni emiliani di Masso Marconi, Monzuno, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Grizzana Morandi e Faggio Montano; e – a seguire – nei comuni toscani di Firenzuola, Barberino di Mugello e Scarperia e San Piero).
La giornata di apertura del Festival degli Dei è affidata alla proiezione in anteprima italiana della pellicola restaurata di Pasqualino Settebellezze, opera diretta da Lina Wertmüller nel 1975, presentata alla scorsa edizione del festival di Cannes nella sezione Cannes Classic. Il restauro è stato realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, finanziato da Genoma Films di Paolo Rossi Pisu. La proiezione si svolgerà a Bologna in Piazza Maggiore il primo luglio; in occasione dell’evento sarà presente la regista italiana, la cui importanza nel panorama cinematografico internazionale è stata recentemente sottolineata tramite la designazione del Premio Oscar alla carriera che sarà assegnato il prossimo anno durante la novantaduesima edizione degli Academy Awards.
La giornata di chiusura del Festival degli Dei si svolgera nel comune fiorentino di Scarperia con la proiezione del film Bohemian Rhapsody e un tributo ai Queen. Oltre al riconoscimento iconico e culturale della band inglese, gli eventi della manifestazione si prefiggono di sottolineare l’importanza della realtà storica e storiografica dei comuni dell’Appenino italiano che ospiteranno la rassegna cinematografica: il cinema diventa veicolo turistico e sociale per ricordare le tradizioni culturali della Bologna medievale e della Firenze medicea, tramite un viaggio filmico che si prefigura come geograficamente ed emotivamente suggestivo.