Festival di Venezia 2023, il direttore commenta l’assenza di Guadagnino: “colpa degli Studios”
Il direttore artistico del Festival di Venezia non lascia ombra di dubbi: "Guadagnino ha lottato fino all’ultimo, è rimasto molto deluso" dalla posticipazione del film al 2024.
La tanto attesa 80ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia è prevista dal 30 agosto al 9 settembre 2023. In mattinata è stato presentato il programma ufficiale del Festival, che, come ogni anno, è ricco di grandi autori del cinema internazionale, di film indipendenti ed attese anteprime mondiali.
Come già annunciato, il film di apertura dell’edizione 2023 non sarà più Challengers di Luca Guadagnino con protagonista Zendaya, ma Comandante, di Edoardo De Angelis. Alberto Barbera, direttore artistico del Festival, ha commentato l’assenza del film e la lotta di Guadagnino contro gli Studios per mantenere l’uscita quest’anno invece del 2024.
Challengers: il direttore del Festival di Venezia spiega l’amara assenza del film con Zendaya
Secondo il direttore Barbera Challengers di Luca Guadagnino è stato ritirato dal programma dalla produzione, cioè gli Studios di Amazon, MGM e Warner, in una decisione definita come “congiunta”.
“Guadagnino ha lottato fino all’ultimo, è rimasto molto deluso e a lui va tutta la mia solidarietà. Per far conoscere un film ci sono altri strumenti, oltre alle star: rinunciare a questa cosa mi sembra un autogol clamoroso. Lo sciopero è giusto e legittimo, ma rischiamo conseguenze su tutta la filiera” ha riferito il direttore di Venezia.
Il film è stato ritirato dalla produzione per “assenza giustificata” della sua protagonista assoluta Zendaya. Secondo Barbera gli Studios sono quelli che sono stati maggiormente presi dal panico, e nonostante sia egli stesso che il regista Guadagnino abbiano cercato di fargli cambiare idea, hanno deciso di posticipare il film per la primavera del 2024. Il direttore del Festival ha riferito che il regista nostrano era “furioso” e “ha cercato in tutti i modi di fargli capire che stavano commettendo un errore.”
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