Alice nella città: presentato il programma della XIV edizione
Si svolgerà a Roma dal 13 al 23 ottobre 2016, nel quadro della Festa del Cinema, la XIV edizione di Alice nella città, sezione autonoma e parallela diretta da Gianluca Giannelli e Fabia Bettini e organizzata dall’Associazione Culturale PlayTown Roma, con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, del Comune di Roma che anche quest’anno garantirà il trasporto scolastico dei bambini del secondo ciclo elementare, della Camera di Commercio di Roma e grazie al contributo di Acea Spa, BNL-BNP Paribas e della SIAE.
Da sempre attenta ai temi legati alle giovani generazioni, Alice nella città presenterà un programma di anteprime assolute, esordi alla regia e conferme originali. 12 le opere del Concorso Young│Adult, 3 film Fuori Concorso, 2 co-produzioni con la Festa del Cinema e 2 eventi speciali, programmati all’interno degli spazi dell’Auditorium Parco della Musica.
Mentre al Cinema Admiral si svolgerà il programma di Alice│Panorama, con 10 film che racconteranno il mondo delle nuove generazioni, offrendo il pretesto per dire agli adulti cose da e sui giovani a cui si affiancherà la selezione del KINOPanorama│Italia, curata dai ragazzi del KINO, che come per la passata edizione metterà l’accento sul cinema italiano con proiezioni di film, documentari e cortometraggi di giovani promesse.
Concorso Young│Adult
Saranno 12 i film a partecipare al concorso Young/Adult, votati da un giuria composta da 27 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni, selezionati su tutto il territorio nazionale. Grazie all’Intergruppo parlamentare della camera dei Deputati, il festival si arricchisce anche di una giuria di ragazzi di seconda generazione, che offriranno la propria sensibilità al concorso e proporranno recezioni per il blog del Festival. Sarà inoltre proposta una proiezione speciale del film Heaven will wait della francesce Marie-Castille Mention-Schaar, con l’introduzionedel On. Khalid Chaouki, coordinatore dell’Intergruppo parlamentare.
“Il segno forte di questa selezione – ci racconta Gianluca Giannelli – è rappresentato dall’umanità profonda dei personaggi rispetto alla radicalità delle scelte che devono affrontare. Una risposta a chi li vorrebbe perfetti e allineati ad un mondo che fa del tutto per minare la loro stabilità e che non accetta il fatto che esistono delle pulsioni che possono far detonare una vita. Una reazione ad una spaventosa idea di purezza che nessuna esistenza può garantire.”
I grandi temi della politica e del disagio familiare scorrono in molti dei titoli della selezione: “l’eterna giovinezza che possiede gli adulti – aggiunge Fabia Bettini – si ripercuote in coloro che giovani lo sono davvero, per privilegio o condanna d’anagrafe.
Ancora una volta è l’individuo singolo a dover combattere, con tutta la forza di volontà, per guadagnarsi le istanze necessarie e basilari per il difficile percorso della crescita, nonostante il condizionamento dell’ambiente in cui vivono.”
Tre i film provenienti dagli Stati Uniti: 3 Generations – una famiglia quasi perfetta di Gaby Dellalcon Naomi Watts, Elle Fanning e Susan Sarandon: un cast tutto al femminile per affrontare il difficile argomento dell’identità sessuale in età adolescenziale. Captain Fantastic, diretto da Matt Ross con Viggo Mortensen nelle vesti di un padre fuori dal comune che guida la famiglia attraverso l’America, sottolineandone contraddizioni e dogmi.
Il film, già selezionato al Sundance 2016 e presentato in concorso nella sezione Un Certain Regard a Cannes 2016 dove ha vinto il premio per la Migliore Regia, viene presentato (con una deroga al regolamento) ad Alice nella città in co-produzione con la Festa del Cinema di Roma. Kubo e la Spada Magica lungometraggio d’animazione di Travis Knight, fondatore della LAIKA e produttore di successi come Paranorman e Coraline, qui per la prima volta dietro la macchina da presa, per raccontare una storia di leggende antiche; un affascinante viaggio iniziatico ricco di magia, dove però quello che si racconta è molto reale.
La Nuova Zelanda è rappresentata dal regista di culto Taika Waititi con il suo ultimo lavoro Hunt for the Wilderpeople. Un film d’avventura, fresco, ironico e sorprendente, che metterà d’accordo le famiglie e gli amanti del cinema indie, con l’utilizzo di un registro tragicomico alla Roald Dahl.
Waititi torna ad indagare, dopo il fortunatissimo Boy – maggior incasso della storia del cinema neozelandese – il rapporto padre figlio, prima di iniziare le riprese del nuovo Thor: Ragnarock, cine-fumetto della Marvel in uscita nel 2017.
Dal Regno Unito arriva London Town di Derrick Borte, film ispirato dalle musiche dei Clash che conta sull’interpretazione del promettente Daniel Huttlestone (Into the Woods e Les Miserables), che ha già confermato la sua presenza ad Alice durante i giorni del festival. Importante la presenza dei film europei.
Il regista cipriota Petros Charalombous presenta il suo esordio alla regia Boy on the Bridge basato sul romanzo di successo The Land of the Golden Apple di Eve Makis.
Un film di grandi atmosfere dove l’amore ed i legami possono anche ‘costringere’ la vita di una famiglia; dopo il successo di Soul Kitchen e Il padre, Fatih Akin porta sul grande schermo Goodbye Berlin fortunato romanzo per ragazzi di Wolfganf Herrndorf pubblicato in Italia con il titolo Un estate lunga sette giorni.
Un irriverente, divertente e politicamente scorretto on the road capace di affrontare le tematiche topiche dell’adolescenza con maestria e delicatezza. Dalla Finlandia arriva Little Wing esordio alla regia di Selma Vilhunen già candidata premio OscarÒ per il suo corto Why do I have to take care of everything?.
Una storia tutta al femminile dove l’incapacità di essere adulti toglie il privilegio di vivere l’infanzia di una figlia. Ancora una volta, il Belgio non smette di stupirci presentando due film che tolgono la pelle al reale: My First Highway, opera prima del promettente Kevin Meul, una storia di formazione sentimentale che ci mostra una lucida variante della perdita dell’innocenza, come in una fiaba di iniziazione all’adolescenza; mentre la regista Mijke de Jong (Blue bird, Stop Acting Now) presenta Layla M., storia di un adolescente olandese-marocchina che si unisce a una cella islamista in Medio Oriente.
La regista, durante la preparazione del film ha incontrato una giovane ragazza de-radicalizzata e ha preso spunto dalla sua storia personale per raccontare un argomento che mai come in questo momento sembra riguardare molte ragazze e ragazzi europei. Gli ultimi due film di concorso saranno annunciati nei prossimi giorni
Film Fuori Concorso di Alice nella città
Il 16 ottobre, arriva con un animato red carpet ad Alice nella città│Fuori Concorso il film Cicogne in missione di Nicholas Stoller (già disegnatore di capolavori animati come “Monster’s & Co” e “Alla ricerca di Nemo”) e Doug Sweetland. Le cicogne portano i bambini… o almeno erano solite farlo. In “Cicogne in missione” si occupano di consegne per un grande sito Internet.
Junior (Federico Russo), la cicogna migliore dell’azienda, sta per essere promossa quando per sbaglio attiva la macchina che produce neonati e dà vita a una bambina adorabile, ma non autorizzata. Junior e l’amica Tulip (Alessia Marcuzzi), l’unico essere umano di Monte Cicogna, dovranno quindi cercare di consegnare la piccola alla famiglia Gardner prima che il capo scopra cosa è successo, in una corsa contro il tempo che permetterà loro non solo di scoprire il valore della famiglia, ma anche di ricordare al mondo la vera missione delle cicogne. A intralciare i loro piani sarà l’ambizioso piccione Toady (Vincenzo Salemme).
Altro titolo presentato Fuori Concorso ad Alice è la coproduzione tra Cina e USA, Rock Dog di Ash Brannon. Basata sulla graphic novel cinese “Tibetan Rock Dog”, l’idea alla base di questa produzione animata indipendente è tanto semplice quanto speciale: Bodi, un mastino tibetano, dovrebbe diventare il guardiano del suo villaggio seguendo le orme del padre Khampa ma non è mosso da abbastanza passione.
Tutto cambia quando una radio piove letteralmente dal cielo in testa a Bodi, facendogli scoprire un proprio mondo musicale tutto da esplorare. Lasciata casa per seguire il proprio destino nella grande città, il nemico numero uno di Khampa, Linnux, capo di un feroce branco di lupi, vorrebbe usare Bodi come biglietto di ingresso al villaggio, dove si trovano numerose e deliziose pecore. Starà a Bodi salvare la sua famiglia e i suoi amici, senza abbandonare il suo sogno. Una storia magica e determinata, all’inseguimento di sogni e passioni, tutto quanto al ritmo di ROCK!
Terzo e ultimo film Fuori Concorso è l’attesissimo Max Steel di Stewart Jendler. Ispirato dalla fortunata serie di action figures della Mattel prodotta alla fine degli anni ’90, da cui sono state tratte anche due serie tv molto amate dai bambini, arriva finalmente al cinema in versione live action. Max Steel racconta le avventure dell’adolescente Max McGrath, capace tramite il suo corpo di generare l’energia più potente dell’universo.
Per limitare tutta quella potenza si deve obbligatoriamente legare all’unico essere capace di contenerla – un misterioso extraterrestre techno-organico chiamato Steel. Uniti nel supereroe Max Steel, i due amici dovranno combattere una minaccia aliena e rivelare i segreti del proprio passato.
Alice/Panorama
Sono 10 i film che comporranno il programma che Alice nella città dedica al Panorama di tutte quelle opere che seppur raccontando il mondo delle nuove generazioni, offrono un pretesto per dire agli adulti cose da e sui giovani. Sarà lo spazio in cui presentare temi a contrasto mostrando la forza devastante, talvolta surreale, di una realtà che non è mai semplice spettacolo.
Tra i film che arricchiscono la selezione del Panorama: Swiss Army Man una ‘rumorosa’ commedia dell’assurdo che non smette mai di affascinare il pubblico con trovate surreali, ricche di poetica fantasia. Interpretato da Daniel Radcliffe e Paul Dano (monumentali) e diretto da Dan Kwan e Daniel Scheinert, è stato il film-cult dell’ultima edizione del Sundance dove ha ricevuto il premio per la miglior regia. Nocturama del francese Bertrand Bonello, presenta un brillante thriller politico altamente provocatorio sul terrorismo, l’idealismo corrotto e il materialismo, visto attraverso le vicende di un gruppo di adolescenti.
2Night è la storia di un incontro, di una notte che può cambiare una vita intera. Nel cast Matilde Gioli e Matteo Martari per un film che mette in luce il talento di Ivan Silvestrini uno dei nuovi talenti del cinema italiano; Lovesongdell’americana So Young Kim: presentato al Sundance 2016 racconta con grazia un amore che non solo non osa rivelarsi ma che a stento sa riconoscersi.
Christopher Lloyd (Ritorno al futuro), Max Records (Nel paese delle creature selvagge) e Laura Fraser (Breaking Bad) sono i protagonisti del film I’m not a Serial Killer dell’inglese Billy O’Brien, tratto dal primo libro della serie YA di Dan Wells. Un film che tocca uno dei topos dell’adolescenza: il sentirsi diversi e non compresi dagli altri.
Elementi che rendono i ragazzi agli occhi del mondo come dei potenziali sociopatici o peggio ancora dei potenziali serial killer.
Ma quando nella realtà apparirà un vero ‘mostro’, gli adulti crederanno alla verità raccontata dal protagonista?
Kids in Love dell’inglese Chris Foggin: un viaggio all’interno della vita bohemien londinese intrapreso da Jack, ragazzo di buona famiglia innamorato della ragazza sbagliata; Park, debutto sul grande schermo della regista greca Sofia Exarchou, in cui si racconta la vita di un gruppo di adolescenti di strada vissuta nel degrado degli impianti olimpici ateniesi ormai abbandonati; X500 del colombiano Juan Andres Arango: tre adolescenti sono costretti a fare i conti con il lutto dopo la morte di una persona amata; Sing Street dell’irlandese John Carney: un ragazzo cerca una via di fuga dalla sua triste vita attraverso la musica e l’amore (in co-produzione con la Festa del Cinema di Roma).
Heaven Will Wait della francese Marie-Castille Mention-Schaar: è stato il film-caso dell’ultima edizione del Festival di Locarno arriva in Italia per raccontare l’indottrinamento subdolo ad opera del fanatismo religioso compiuto su un gruppo di giovani ragazze francesi;
Premio Camera d’Oro Taodue
Si rinnova anche quest’anno la collaborazione con la Taodue per il premio Camera d’Oro Taodue che sarà assegnato alla migliore opera Prima e Seconda presentata nel programma di Alice nella città (sia nel concorso Young/Adult sia in Alice/Panorama). La giuria che assegnerà il riconoscimento sarà presieduta dall’attore Matt Dillon e composta dalla produttrice Camilla Nesbitt, l’attrice Anna Foglietta, il regista Gabriele Mainetti, il regista Claudio Giovannesi e gli sceneggiatori Giordano Meacci e Francesca Serafini (Non essere cattivo).
Le 10 opere in programma:
Kubo e la Spada Magica di Travis Knight (Opera Prima)
Captain Fantastic di Matt Ross (Opera Seconda)
My First Highway di Kevin Meul (Opera Prima)
Boy On the Bridge di Petros Charalambous (Opera Prima)
Little Wing di Selma Vilhunen (Opera Prima)
Swiss Army Man dei DANIELS (Opera Prima)
2Night di Ivan Silvestrini (Opera Seconda)
Park di Sofia Exarchou (Opera Prima)
Kids in Love di Chris Foggin (Opera Prima)
X500 di Juan Andrés Arango (Opera Seconda)
KINO Panorama│Italia
KINO Panorama│Italia sarà: “Una linea di programmazione curata dal KINO, in collaborazione con Alice nella città – ci racconta Massimo Galimberti – che nel rispetto delle reciproche identità, condivide una mission culturale incentrata sulla formazione e l’educazione cinematografica delle nuove generazioni e sulla scoperta e valorizzazione di un cinema giovane capace di raccontare storie intense e coraggiose nei modi inventivi del cinema indipendente”.
Questa la prima anticipazione dei titoli in selezione:
Acqua di Marzo il nuovo film di Ciro de Caro, con Roberto Caccioppoli, Claudia Vismara, Vanessa Gravina una commedia, in cui si affrontano vari temi e vari aspetti psicologici dei “GIOVANI ADULTI”, delle coppie ai nostri giorni, dei figli che non riescono a smettere di essere figli anche se in apparenza sembrano maturi e indipendenti, dei genitori che non riescono a smettere di essere “GENITORI”.
Mentre, Maccio Capatonda presenterà le prime quattro puntate della nuova serie televisiva Mariottide con Maccio Capatonda, Herbet Ballerina, Ivo Avido e Nino Frassica.
Mariottide è un cantante neomelodico squattrinato che cerca di celare la sua condizione di povertà a Fernandello, un ragazzo un po’ ritardato, trovato per caso in un cassonetto all’età di 30 anni, che cerca di destreggiarsi in questa Italia piena di ladroni e furfanti. La tristezza di Mariottide si trasforma in comicità grazie alle geniali trovate che arricchiscono la sua quotidianità e alla presenza di celebri volti del mondo dello spettacolo che hanno preso parte a questo progetto, interpretando personaggi molto lontani dalla loro realtà e ognuno distinto da tratti paradossali e per questo memorabili.
La serie è fondata sugli equivoci ed è al tempo stesso una saga fantozziana che racconta di un anomalo rapporto padre e figlio in un’Italia piena di mascalzoni. Mariottide è il primo esempio di sit com italiana prodotta direttamente per un servizio streaming on demand.
(La selezione completa sarà annunciata con un comunicato stampa dedicato nei prossimi giorni.)
Il progetto Nature is Speaking della Conservation International sostenuto da Alice nella Città
Alice nella città ha sposato per la prossima edizione il progetto Nature is Speaking promosso dall’Associazione ambientalista americana Conservation International, che ha realizzato una serie di 12 suggestivi cortometraggi dove protagonista è la natura stessa, con i suoi colori, i suoni, le forme e le atmosfere.
“La natura non ha bisogno dell’uomo, mentre l’uomo ha bisogno della natura”.
A dare voce agli elementi sono stati scelti alcuni tra gli attori di spicco di Hollywood
come Robert Redford, Harrison Ford, Penelope Cruz, Reese Whiterspoon e Lupita Nyong. Per l’edizione italiana, Alice nella Città – grazie al supporto e al coordinamento di Daniele Orazi Consulting & Production – ha raccolto l’adesione di molti protagonisti del cinema italiano che hanno donato la loro voce: Pippo Delbono (Robert Redford) è la Sequoia, Anna Foglietta (Pénelope Cruz) è l’Acqua, Thomas Trabacchi (Harrison Ford) è l’Oceano, Barbora Bobulova (Lupita Nyong’o) la Casa e Sandra Ceccarelli (Reese Whiterspoon) il Fiore, Lucia Mascino (Ian Somerholder) è la Barriera corallina, Piera Degli Esposti (Joan Chen) è il Cielo, Michele Riondino (Kevin Spacey) è la Foresta pluviale, Luca Marinelli (Liam Neeson) è il Ghiaccio, Alba Rohrwacher (Julia Roberts) è Madre Natura, Giuseppe Cederna (Lee Pace) è la Montagna, Roberto Herlitzka (Edward Norton) è il Terreno.
I 12 corti saranno proiettati prima dei film in programma. Inoltre saranno messi in atto nel corso della manifestazione una serie di iniziative giornaliere e piccoli gesti quotidiani che affiancheranno la campagna, tra cui la richiesta a tutti gli artisti di raggiungere in segno simbolico il Red Carpet a piedi.
Eventi Speciali
Tra gli eventi speciali in programma quest’anno troviamo il film Ho amici in paradiso di Fabrizio Maria Cortese. Da sempre impegnato nell’ambito del sociale, il regista presenta ad Alice un film che racconta, con i toni leggeri della commedia, il tema della disabilità. Il protagonista di questa storia è Felice Castriota, commercialista salentino che, dopo una condanna per riciclaggio di denaro della malavita, viene affidato ai servizi sociali ed entra in contatto con il mondo dei diversamente abili. Ciò gli cambia la vita anche se i conti del passato si rivelano essere tutt’altro che chiusi.
Inoltre Alice proporrà il progetto speciale “La Scuola per la Scuola”: quest’idea, nata dopo il drammatico terremoto che ha colpito il centro Italia la notte del 24 agosto, ha come obbiettivo quello di portare un aiuto concreto alla ricostruzione della scuola di Amatrice, andata distrutta durante la scossa. Per questo dal 17 al 21 ottobre Alice nella città porterà numerose scuole del II Municipio nell’ambito festivaliero, facendo partecipare i ragazzi alle matinée che si svolgeranno presso il cinema Admiral.
L’intero ricavato di queste proiezioni (5 euro/biglietto) verrà devoluto alla raccolta fondi organizzata dalla Regione Lazio, le cui coordinate postali e bancarie sono:
Numero di Conto Bancario: IBAN IT 60 P 02008 05255 000104428939
BIC/SWIFT: UNCRITMM.
Beneficiario: Regione Lazio
Intestazione: Regione Lazio per Amatrice e Accumoli
MIA Cinema – Mercato Internazionale dell’Audiovisivo apre uno spazio YAS dedicato ai più giovani
Il MIA|Cinema Co-Production Market, ha il piacere di presentare YAS| Young Adults Spotlight, una nuova linea di programma dedicata specificamente al prodotto kids, teens e young adults. Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, direttori di Alice nella città, hanno selezionato 6 progetti di autori emergenti italiani: la selezione si propone di offrire uno sguardo a tutto tondo su un mondo troppo spesso confinato in una dimensione di genere che, pieno com’è di suggestioni provenienti da libri, fumetti e videogames, non lo contiene più.
Dal racconto del reale di Giochi dell’altro mondo di Barbara Iannarilli e Giulia Merenda a storie che prendono spunto da fatti di cronaca visti dagli occhi dei ragazzi (I Cattivi di Claudio Noce e Il Fattore T di Francesco Costabile), fino ad arrivare alla descrizione delle nuove generazioni, dei loro sogni (Il fenomeno di Cosimo Alemà e Under The Same Sky di Ilaria Freccia) e delle loro contraddizioni (Stay Still di Elisa Mishto).
Omaggio al regista Abbas Kiarostami
Infine è previsto l’omaggio al regista Abbas Kiarostami e alla sua visione dell’infanzia, da sempre protagonista nella sua filmografia. Alice nella città in collaborazione con la cineteca del Museo del cinema di Torino proporrà una retrospettiva dei film del regista iraniano appena scomparso:
Bread and Alley (Nan va Koutcheh): 1970, 35 mm, B&W, 10 min.
Breaktime (Zang-e Tafrih): 1972, 35mm, B&W, 14min.
Two solutions for one problem (Do Rah-e Hal, Baraye Yek Massaleh): 1975, 35mm, Colour, 4min 45.
So can I! (Manam Mitounam): 1975, 16mm, colour, 4min.
The Colours (Rang-ha): 1976, 16mm, colour, 15min.
Orderly or Disorderly (Beh Tartib ya Bedoun-e Tartib): 1981 16 mm, colour, 15min.
The Chorus (Hamssorayan): 1982, 35mm, colour, 17min.
Painting Rang-zani (Rangzani/Az oughat-efaraghat-e khod chegune estefade konim, Iran /1977) (Episodio della serie Come trascorrere il tempo libero)
Toothache (Dandan dard): 1980, 16mm, colour, 23min.
Tribute to the Teachers (Bosorgdasht-e mo’allem) 1977, 35mm, Colour, 20min
The Traveller (Mossafer): 1974, 35mm, B&W, 74min.
First graders (Avali-ha): 1985, 16mm, 84min.
Experience (Tadjrobeh): 1973, 35 mm, B&W, 60min.
Where is my friend’s home? (Khaneye Doust Kodjast?): 1987, 35mm, colour, 87min.
Homework (Mashgh-e shab) 1989, 16mm, Colour, 86min.
Life, and Nothing More…(And Life Goes on) (Zendegi edameh darad…): 1992, 35mm, colour, 91min.
La sigla della XIV edizione di Alice nella città
Quest’anno a dirigere la sigla della XIV edizione sono i registi Massimiliano e Gianluca De Serio. Attivi ormai da diversi anni nel campo del cinema (Sette opere di Misericordia), del documentario (I ricordi del fiume) e della video arte in generale, i De Serio si sono ispirati per la loro sigla al cinema di Abbas Kiarostami:
“I protagonisti della sigla sono alcuni giovani abitanti di una grande baraccopoli, – dichiarano i registi – una città nella città, che esisteva a Torino fino a qualche mese fa, sulle sponde del fiume Stura. Con loro abbiamo vissuto due anni della nostra vita, mentre giravamo il documentario “I ricordi del fiume”. I ragazzi della baraccopoli sono intenti, nel buio, a “guardare oltre”, guardare “una luce”, che si concretizza poi nel film di Abbas Kiarostami “Dov’è la casa del mio amico?”. Essi sembrano infatti guardare, da luoghi diversi, tutti il film di Abbas. La sigla è dunque anche un omaggio al maestro iraniano, che abbiamo avuto modo di conoscere diversi anni fa, in giorni intensi di cinema e di amicizia. Alla fine, è una ragazzina, una nostra piccola “Alice”, che guarda, disegna, immagina e sogna il suo film, la sua città, tracciando un ponte fra il ragazzo del film e il suo mondo, nelle baracche che da lì a poco saranno distrutte, forse chiedendosi dove sia la casa del suo amico.”