Cannes 2015: giorno 7
I due film in Selezione Ufficiale, protagonisti della settima giornata del 68esimo Festival di Cannes, rappresentano due generi diametralmente opposti: Sicario, per la regia del canadese Denis Villeneuve, narra le peripezie di una giovane agente dell’ FBI, interpretata da Emily Blunt alle prese con una delicata missione tesa a sradicare una cellula di narcotraffico al confine tra USA e Messico. Nonostante l’ottima fattura, Il film ha ricevuto finora reazioni contrastanti dalla critica, a causa soprattutto del tema trattato, ampiamente abusato dal cinema statunitense. Nel cast del thriller, che raggiungerà le sale italiane a partire dal 17 settembre grazie a 01 Distribution, anche Benicio del Toro nei panni del tenebroso mercenario. “Ho fatto molti film sull’argomento, e quello dello spaccio in Messico è un tema al quale tengo molto” – ha affermato l’attore in conferenza stampa – “conosco bene la mentalità da il fine giustifica i mezzi del protagonista e io non sono affatto come lui ,ma il problema della droga è un problema che esiste ovunque, non solo in Messico”.
Un amore incestuso è invece il fulcro di Marguerite & Julien, per la regia di Valérie Donzelli, un film tratto da un vecchio progetto mai realizzato del grande François Truffaut; i protagonisti, fratello e sorella, crescono separati nel vano tentativo dei genitori di domare un legame troppo intimo ma, una volta adolescenti,i due ragazzi si ritrovano e la passione mai sopita non può fare a meno di esplodere impetuosa. In questo caso, complice anche l’altisonanza del nome alla base del progetto, la critica più che divisa è apparsa disorientata, a causa di una storia narrata a cavallo di una frattura spazio-temporale che forse non ha costituito una grande trovata cinematografica. Peccato per gli interpreti, un ottimo Jérémie Elakaïm, compagno della regista e anche co-sceneggiatore, e la deliziosa Anaïs Demoustier, ma l’opera purtroppo proprio non convince.
L’attesa, almeno per noi, ora è tutta per Paolo Sorrentino che domani, finalmente, scoprirà le carte di Youth al Grand Théâtre Lumière; dopo essere passato in sordina (nonostante gli applausi ricevuti) a Cannes 2013 con lo stesso La Grande Bellezza che poi vinse l’Oscar come miglior film straniero, siamo sicuri che il regista napoletano riceverà quest’anno una maggiore attenzione…noi siamo con lui!