Cannes 2017: la corsa alla Palma d’Oro si apre con Loveless e Wonderstruck
Già tempo di piccolissimi bilanci per Cannes 2017: i primi due giorni del concorso hanno già riservato due ottime pellicole, all'insegna della spasmodica ricerca di amore.
Se dovessimo attribuire un tema di fondo a questo Cannes 2017, basterebbe osservare il colore del suo splendido manifesto: rosso “Cardinale” (perdonate il gioco di parole, data la protagonista del poster) esattamente come l’amore reciproco – e non – di un genitore verso il proprio bambino. Un sentimento che nelle prime due opere presentate nella Selezione Ufficiale In Competizione si declina mostrando il proprio lato più drammatico: la sua assenza.
Nel caso di Nelyubov (Loveless), per la regia del cineasta russo Andrey Zvyagintsev, tale vuoto colpisce un dodicenne non amato dai propri genitori, vittima di scelte obbligate che lo hanno portato a nascere in una famiglia sbagliata, formatasi solo per aderire alle convenzioni, mentre in Wonderstruck, per la regia di Todd Haynes, la carenza risiede nella prematura scomparsa di un genitore e nel profondo desiderio di ricongiungersi all’altro per Ben, mentre per la piccola Rose l’obiettivo è ritrovare l’ amore di una madre troppo distratta dalla propria corsa alla realizzazione personale.
Due opere profondamente eloquenti, dirette da due veri maestri dell’immagine, in grado di far “parlare” i propri film senza il sostegno della sceneggiatura che – in Wonderstruck – risulta infatti essere l’anello debole di un’opera che invece brilla per regia ed interpretazioni.
Cannes 2017: un esordio dalle grandi promesse, capitanato da veri maestri della settima arte
Questo per quanto riguarda il concorso, senza dimenticare che Cannes 2017 è stato aperto dall’opera di uno dei registi più amati in Francia, Arnoud Desplechin. In Les Fantômes d’Ismaël il cineasta d’Oltralpe mette in scena un dramma tragicomico, che vede piccole grandi sventure umane e nel conseguente necessario continuo reinventarsi il suo fulcro principale. Qui, a fronte di una sceneggiatura che mostra qualche caduta di ritmo (comunque funzionale ai sentimenti e alle emozioni narrate), il cast fa davvero la differenza, capitanato da uno strepitoso Mathieu Amalric, seguito dalle divine Charlotte Gainsbourg e Marion Cotillard. Senza dimenticare Luis Garrel.
La serata del secondo giorno si chiude su Jupiter’s Moon, per la regia di Kornèl Mundruczò, che porta In Competizione un film dallo spunto originale e metafisico con protagonista un rifugiato siriano che, dopo essere stato colpito da un proiettile sparato da un addetto al controllo della frontiera ungherese, si riprende scoprendo di aver acquisito lo straordinario potere di levarsi da terra e volare. Un dono di cui il dottor Stern, addetto al soccorso dei profughi, vedrà subito le immense possibilità. Jupiter’s Moon è un film dalle numerose pretese, che – tuttavia – non sembrano trovare un modo per esprimersi in maniera efficace.
Cala il sipario su questi primi giorni di Cannes 2017 e, a noi di Cinematographe-FilmIsNow, non resta che darvi appuntamento a domani con nuove recensioni, video dirette live e articoli di approfondmento sulla regina di tutte le kermesse cinematografiche. Restate con noi!