Cannes 2017 – Il gran giorno di Twin Peaks: sul red carpet David Lynch e Kyle MacLachlan
Gli attori ed il regista di Twin Peaks hanno sfilato sul red carpet di Cannes 2017 sulle note della colonna sonora originale delle prime due stagioni della serie...e via alle emozioni.
L’attesa è finita e finalmente anche Cannes 2017, nonostante l’inspiegabile ritardo sul debutto televisivo ha avuto la sua première della terza stagione di Twin Peaks. Sul red carpet che accompagna l’accesso al Grand Théâtre Lumière hanno sfilato – tra gli altri – il regista David Lynch, l’amatissimo agente speciale Dale Cooper, Kyle MacLachlan, la new entry Emily Stofle (che aveva già lavorato con Lynch in Inland Empire) e la compagna di Kyle MacLachlan Desiree Gruber. Il risultato è stata una Croisette completamente in delirante adorazione, con i fan che hanno potuto godersi la sfilata sulle note della colonna sonora originale delle prime due stagioni della serie.
Grandi emozioni, dunque, per un evento che – nonostante le polemiche per la scarsa coordinazione rispetto alla trasmissione in TV, non ha certo perso fascino e suggestione. Al link qui sotto, se ve lo siete perso, potete vedere l’intero red carpet.
Cannes 2017: da Sofia Coppola con il suo The Beguiled all’atteso evento dedicato alla terza stagione di Twin Peaks
Non solo Twin Peaks, però: gli ultimi due giorni di Cannes 2017 sono stati ricchi, sia per la qualità delle pellicole presentate in concorso, sia per i vip che hanno popolato la celebre Montée des Marches: ieri, infatti, è stata la volta dell’attesissimo The Beguiled (L’inganno), per la regia di Sofia Coppola, che ha visto sfilare un cast quasi tutto al femminile, composto dal conteso Colin Farrell e dalle sue corteggiatrici vendicative Nicole Kidman, Elle Fanning e Kirsten Dunst.
Un film che, pur riconoscendone la qualità della fattura, risulta un po’ troppo sbrigativo nella parte centrale, lasciando la sensazione che si arrivi all’epilogo molto in fretta. Molto bello, invece, il modo in cui Sofia Coppola ha reso la tensione erotica tra personaggi, dando vita ad una versione omicida delle sue vergini suicide davvero molto intrigante e maliziosa.
Nel pomeriggio è stata invece la volta di Rodin, il film per la regia di Jacques Doillon e con protagonista Vincent Lindon nei panni del celebre pittore e scultore. Un biopic purtroppo privo di anima, ridotto ad una cronachistico elenco dei momenti salienti della vita del pittore, la cui vicissitudini personali non sembrano tuttavia interessanti nemmeno la metà di quanto lo sono le sue opere.
Questa mattina, invece, grandi applausi per Good Time, il film dei fratelli Safdie che vede protagonista Robert Pattinson e lo stesso Benny Safdie.
Un action thriller con un retrogusto drammatico, che narra le rocambolesche vicissitudini di un ragazzo, Connie, alle prese con un fratello autistico, Nick, al quale vuole fortemente garantire una vita il più possibile libera e serena. Un film costruito con abilità registica, dinamismo e coronato da interpretazioni da premio.
La nostra giornata si è chiusa invece con A Gentle Creature (Krotkaya), per la regia di Sergei Loznitsa. Un pretenzioso dramma russo centrato sulla storia di una donna che- dopo essersi vista restituire dalle poste una scatola di beni di prima necessità che aveva inviato al marito, rinchiuso in carcere – decide di andarlo a trovare per assicurarsi che stia bene. Ma quella che dovrebbe essere una normale e lecita visita si trasforma in una vera e propria odissea disseminata di violenza ed umiliazioni. Un’opera dal valore formale indubbio, eccessivamente complicata da una regia che richiede un coinvolgimento totale nei confronti della condizione socio-politica della Russia.