Cinema e Ambiente Avezzano: cinema e divulgazione

Domenica 23 giugno si è conclusa la 9ª edizione del festival che, dall'Abruzzo, si impegna a divulgare e a comunicare concetti oggi imprescindibili, per una migliore convivenza tra la natura e l'essere umano

Il cinema e l’ambiente, l’arte e la divulgazione, la testimonianza, il racconto, l’informazione, l’insegnamento; dopo la ricchissima settimana segnata da incontri e proiezioni, susseguitisi alternati, dalle registrazioni del mattino sino agli appuntamenti serali in Arena Mazzini, la 9ª edizione di Cinema e Ambiente Avezzano si è conclusa domenica 23 giugno, lasciando ai propri avventori un bagaglio gremito di informazioni e visioni necessarie, con un’altra edizione che ha saputo confermare tutto l’impegno e la passionale dedizione del giovanissimo team che, dal 2016, porta avanti l’iniziativa con coraggio, capitanato dal direttore artistico Paolo Santamaria, con il fondamentale aiuto della coordinatrice e film programmer Valentina Traini.

Arena Mazzini cinematographe.it

Un sguardo sul mondo e sulle criticità ambientali del nostro tempo, declinato dal linguaggio innovativo delle arti visive e da una divulgazione esperta, che ha visto la partecipazione di alcuni nomi illustri della comunità scientifico-ambientale. Arte ed ambiente unitesi con lo stesso scopo, quello di comunicare, di portare alla massa messaggi di denuncia, di documentazione, di arricchimento, informazioni utili ad una miglior coesistenza tra l’essere umano e la natura, nella speranza che l’attenzione e l’impegno delle persone vada sempre più ad accrescersi e ad assumere una maggior consapevolezza rispetto a quella che è oggi la realtà che ci circonda.

Dalla sala alla piazza

Cinema e Ambiente Avezzano si è chiuso domenica sera con la proiezione dell’ultimo lungometraggio in concorso Amanda, di Cristiano Bendinelli, rara opera di fiction tratta da una storia vera che, attraverso il volto di una giovane donna indigena Mapuche Huilliche, racconta di una remota isola nel sud della Patagonia cilena. Ma questa è stata solamente l’ultima delle molte pellicole selezionate, che durante la settimana hanno attratto l’interesse del pubblico sia nell’intima cornice di Sala Irti, ove ogni pomeriggio 3 cortometraggi, seguiti da un lungo, hanno aperto alla giornata cinematografica, sia nella suggestiva Arena Mazzini in cui, al chiaro di luna, ogni sera è stato presentato un altro lungometraggio, sempre dedicato a tematiche ambientali urgenti.

Cinema e Ambiente Avezzano 2024 logo cinematographe.it

Dal cortometraggio documentario Dr. Vaje (Carmelo Raneri), che segue l’attività di un filosofo-calzolaio cubano, al cortissimo animato Everywhere Home, di Nina Groff, sull’amore per la montagna, passando per lo sperimentale L’ultimo desiderio, di Leonardo Panizza e Giulio Boccardi, per il danese candidato all’Oscar Ivalu, di Anders Walter e Pipaluk K. Jørgensen e tanti altri ancora, si è data risonanza al formato breve, che ha giustamente trovato ampio spazio di manovra. A coronamento di esso, 14 differenti lungometraggi tra cui hanno particolarmente spiccato Toxicily, di François-Xavier Destors e Alfonso Pinto, che racconta della drammatica situazione a nord di Siracusa, The Image Hunter, documentario diretto da Giacomo Agnetti, che segue l’artista romano Hitnes nel suo viaggio sulle orme dell’ornitologo ottocentesco John James Audubon, e il già citato Amanda.

A precedere la proiezione di chiusura che, causa maltempo, ha costretto il pubblico all’interno di Sala Irti, il regista Paolo Santamaria, direttore artistico del festival, ha voluto ringraziare il giovanissimo staff e ribadire l’importanza di un’iniziativa che tenta di aprire la mente dei cittadini, portando a riflessioni da cui non si può prescindere e a uno sguardo più attento. Oltre a ciò, la serata è stata occasione di riconoscimento, con il premio conferito a Marco Palvetti (Gomorra, Il commissario Ricciardi) come migliore interprete della passata edizione e la visione del cortometraggio che lo ha visto protagonista, Wind Day, di Enrico Poli. Nel corso della settimana erano stati premiati anche Raffaele Grasso, per la miglior sceneggiatura dell’edizione 2023, con Lo chiamavano street food, e Constantinos Christou, che ha ricevuto il Premio del Pubblico 2023 per il suo Le Terre dell’Orso.

Cinema e Ambiente Avezzano: la necessità della divulgazione

Piazza Risorgimento cinematographe.it

Il cinema accompagna dalla sala all’arena, ma il festival vive nella piazza un altro fondamentale momento della sua programmazione. Il giornalista e divulgatore scientifico Marco Merola e la progettista ambientale Marirosa Iannelli hanno infatti curato e moderato con grande attenzione la parte dedicata agli incontri, che hanno visto Piazza Risorgimento ospitare alcuni dei più grandi esperti su tematiche ambientali eterogenee: dalla crisi climatica alla coesistenza con la fauna marina e terrestre, dalla biodiversità alla deforestazione, un conglomerato di argomenti che necessitano oggi di essere diffusi ed essere ascoltati e condivisi.

Conclusi dall’intervento di Angelica De Vito (consulente diplomatica presso le Nazioni Unite) e Ilaria Masinara (Direttrice Ufficio Campagne Amnesty International Italia), riguardo alle crisi climatiche che stanno ridefinendo i confini e le politiche di asilo e migrazione, gli incontri hanno portato ad Avezzano Caterina Vetrugno (architetto-urbanista, esperta di Italian Climate Network), Antonio Brunori (segretario generale PEFC, dottore forestale), Silvio Oggioni (ricercatore presso l’Università degli studi di Milano Statale – Dipartimento Scienze Agrarie e Ambientali), Lisa Casali (scienziata ambientale, scrittrice e manager del Pool Ambiente), Elisa Palazzi (docente di fisica presso l’Università degli Studi di Torino), Valeria Barbi (politologa e naturalista), Mia Canestrini (zoologa, ricercatrice, divulgatrice, conduttrice televisiva) e Giulia Prato (Biologa marina, Responsabile del Programma Mare – WWF Italia).

Merola Iannelli Avezzano cinematographe.it

Il proposito di comunicare e di portare messaggi che sollecitino un pensiero ulteriore e invitino ad una partecipazione più attiva parte quindi dai talk del Cinema e Ambiente Green Experience per poi trovare la possibilità di una diffusione ancor più capillare nel video podcast mattutino condotto dallo stesso Marco Merola, Krisis-l’epoca delle scelte, podcast registrato all’interno della meraviglioso Laboratorio Ennio Gentile, che nuovamente connette il concetto filmico e quello ambientale, in un continuo richiamo tra l’una e l’altra parte.
L’arricchimento personale del pubblico è la linfa vitale del diramarsi d’iniziative proposte da Cinema e Ambiente Avezzano che, nonostante le difficoltà che una realtà festivaliera di provincia come questa può portare, arrivato alla sua 9ª edizione avanza con coraggio nel proposito di farsi promotore di una divulgazione necessaria e di una rapporto con la natura estremamente più consapevole.

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