Festa del Cinema di Roma 2019: Il Terremoto di Vanja in anteprima

Il terremoto di Vanja è un docufilm che mescola generi e linguaggi. Ma è soprattutto il viaggio di Marchioni, che ha cercato di trasformare la sua passione per Čechov in un atto d’amore, verso il teatro, la letteratura e gli esseri umani che resistono. 

Il documentario sarà inserito all’interno della sezione Riflessi. La regia è curata da Vinicio Marchioni, e la voce narrante è quella di Toni Servillo

Sarà presentato in anteprima mondiale nella sezione Riflessi della Festa del Cinema di Roma, il 23 Ottobre alle ore 22.30 in Sala Petrassi, Il terremoto di Vanja, il docufilm di Vinicio Marchioni che si avvale della collaborazione di Toni Servillo e la partecipazione straordinaria di Andrej Končalovskij, Gabriele Salvatores, Fausto Malcovati e Letizia Russo.

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Prodotto dalla Except House Production di Maurizio Vassallo e GiuseppeDomingo Romano (in arte Pepsy Romanoff) con la Anton di Vinicio Marchioni e Milena Mancini, in collaborazione con Rai Cinema e Simone Isola, Il terremoto di Vanja parte dal capolavoro di Čechov per indagare l’immobilità italiana post-terremoto attraverso il suo sguardo tragicomico, mostrando al pubblico la straordinaria forza umana dello scrittore e riportando l’attenzione sulle persone che ancora oggi combattono contro i danni subiti da quei tragici eventi.

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Grazie al dialogo ideale tra Marchioni e Čechov, cui presta la voce Toni Servillo, all’alternanza dei luoghi e delle situazioni filmate e ai contributi di Končalovskij, Salvatores, Malcovati e Russo, il documentario prende per mano lo spettatore e lo conduce in un molteplice viaggio: all’interno del lavoro teatrale, nei luoghi del terremoto, nelle parole e nell’anima del grande scrittore russo, raggiungendo i luoghi più importanti della sua vita. A dieci anni dal terremoto che ha distrutto L’Aquila e a tre da quello di Amatrice.

Il terremoto di Vanja è un docufilm che mescola generi e linguaggi. Ma è soprattutto il viaggio di Marchioni, che ha cercato di trasformare la sua passione per Čechov in un atto d’amore, verso il teatro, la letteratura e gli esseri umani che resistono.