Sono Guido e non Guido: al Torino Film Festival il debutto alla regia di Alessandro Maria Buonomo

Un debutto a dir poco prestigioso per Sono Guido e non Guido, lungometraggio d’esordio del regista 24enne Alessandro Maria Buonomo, realizzato dello studio di produzione Elianto Film assieme a Fargo Film, che racconta le gesta del poeta e romanziere Guido Catalano.

sono-guido-e-non-guido

Il film di genere mockumentary è stato selezionato nella sezione Festa mobile del 34º Torino Film Festival, e verrà proiettato il 21 novembre alle 22.30 al Cinema Massimo di Torino. Il riconoscimento da parte degli organizzatori dell’importante manifestazione si presenta dunque come una prima conferma per l’intuizione e le ambizioni degli autori del film. “Autori”, al plurale, perché “Sono Guido e non Guido” è frutto di un processo di lavoro collettivo, che ha trovato compimento dopo due anni di duro lavoro e intraprendenza a budget ridotto, grazie alla tenacia del team di under 30 che compone Elianto Film.

Sono Guido e non Guido: al Torino Film Festival il debutto alla regia di Alessandro Maria Buonomo

Quindi, un’opera prima tanto per il regista Alessandro Maria Buonomo, quanto per l’intera troupe, che hanno visto in Guido Catalano un vero e proprio simbolo del nostro tempo. Attraverso il personaggio del poeta torinese e immaginando un fratello gemello, Armando, il lungometraggio racconta di come la scrittura, o più in generale l’immaginazione, possano diventare strumento vincente per affrontare la banalità del quotidiano e, perché no, prendersi qualche rivincita dalle ingiustizie che si è chiamati a subire.

Protagonista del film è Guido Catalano definito da molti suoi fan «il più grande poeta professionista vivente»: 20.000 copie vendute, più di 100 live all’anno, uno stuolo di sostenitori, ma soprattutto di sostenitrici, in tutta Italia. E una notorietà in forte ascesa.
Ciò che pochi sanno invece è che Guido Catalano ha un segreto, che questo segreto si chiama Armando e che Armando non è la segretaria personale del poeta.

Armando non è neanche solo il fratello gemello di Guido: è il vero autore delle poesie che hanno reso famoso il fenomeno Guido Catalano.
Ma perché Armando è sempre rimasto nell’ombra? Che cosa lo distingue così nettamente dal fratello gemello? E soprattutto perché ora ha deciso di far conoscere a tutti la verità?

Dietro il Guido “personaggio da palcoscenico” c’è un timido e riservato Armando. Così dietro il performer non emerge soltanto la classica figura intima del poeta, ma lo stesso poeta ha una sua controparte nell’uomo da palcoscenico, che coinvolge il pubblico quasi fosse una vera e propria rockstar. Non è un caso che fare la rockstar fosse proprio il sogno del giovane Guido. Una visione che lo ha portato a incarnare una delle dicotomie più caratteristiche della contemporaneità: quel legame inscindibile tra il palcoscenico e il mondo reale, il dietro le quinte da cui tutto scaturisce.