La terra dell’abbastanza vince il Premio Caligari al Noir in Festival 2018
La terra dell'abbastanza, il film dei fratelli D'Innocenzo con Max Tortora nel cast, vince il Premio Caligari al Noir in Festival 2018.
La terra dell’abbastanza dei fratelli D’Innocenzo si aggiudica il Premio Caligari al Noir in Festival 2018
I fratelli D’Innocenzo sono autori del miglior film di genere uscito nel corso del 2018. A confermarlo un altro premio, che va a unirsi al Nastro d’Argento per il miglior esordio e della Targa Siae per la sceneggiatura. La terra dell’abbastanza, infatti, il film diretto dai due gemelli romani con Andrea Carpenzano, Matteo Olivetti, Max Tortora e Milena Mancini tra gli altri nel cast, si è aggiudicato il Premio Caligari, proposto da IULM e Noir in Festival per segnalare il miglior film italiano di genere uscito nel corso dell’anno.
Prodotto dalla Pepito Film, La terra dell’abbastanza ha ricevuto la maggioranza dei voti, imponendosi agli altri 5 finalisti (tra i film candidati anche Dogman di Matteo Garrone, Una storia senza nome di Roberto Andò e Sulla mia pelle di Alessio Cremonini). La giuria popolare del premio, composta da 90 giovani spettatori e studenti di IULM, guidata dai critici Elisa Battistini e Francesco Crispino e presieduta da Malcom Pagani ha concluso nella notte le sue votazioni assegnando ai Fratelli D’Innocenzo 66 preferenze. Hanno detto i selezionatori del premio, Gianni Canova e Giorgio Gosetti:
Dopo il successo di Gatta cenerentola premiato un anno fa, anche questa volta si conferma l’indipendenza di giudizio dei votanti, ma soprattutto l’utilità di un concorso che offre nuova visibilità anche a film talvolta trascurati dalla grande distribuzione e quindi letteralmente ‘scoperti’ dal pubblico in occasione del Festival. Si tratta di una nuova funzione cui le grandi rassegne non devono, crediamo, sottrarsi per rimettere in gioco il piacere collettivo della scoperta del cinema sul grande schermo. Complimenti ai vincitori e alla giuria che, grazie alla passione dei critici e del presidente Pagani, ha potuto discutere ogni titolo con attenzione e seri strumenti di valutazione, come si vedrà a breve quando pubblicheremo alcune delle ‘microrecensioni’ dei giurati.