Roma FF11 – Le stagioni di Louise: recensione del film d’animazione di Jean-François Laguionie

Presentato all’interno della selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2016 e in collaborazione con Alice nella città, Le stagioni di Louise (Louise En Hiver) è l’ultimo film del regista francese Jean-François Laguionie (Le Château des singes, The Island of Black Mór, Le Tableau), opera d’animazione che limita il suo tempo nell’arco narrativo di un anno, periodo dell’abbandono umano e del ritrovamento spirituale dell’anziana protagonista Louise.

Perso l’ultimo treno della giornata che avrebbe riportato le persone nelle loro città al termine della lunga stagione balneare, Louise trascorre tre giorni interminabili chiusa nel suo appartamento estivo a causa di una spaventosa tempesta che non permette di uscire o di comunicare con l’esterno. Scampato l’allarme, la vecchia signora si ritrova sola in un paesino che sembra come abbandonato dopo aver trascorso il suo periodo di piena vita, un deserto nel quale Louise saprà però riscoprire le piccole meraviglie del mondo, dall’immensità di un cielo che continua a cambiare, all’amicizia con un animale particolare, fino alle possibilità di ritrovare, in posti che sembravano dimenticati dalla memoria, ricordi emozionali.

Disegni stilizzati per creare l’acquarello Le stagioni di Louise

Roma FF11 - Le stagioni di Louise: recensione del film d'animazione di Jean-François Laguionie

La protagonista Louise costruisce una casetta sulla spiaggia

Disegni stilizzati, sfondi totalmente privi di qualsiasi profondità, cieli dalle pennellate piene omogenee e sfumate, il regista Jean-François Laguionie dirige sullo stile dell’acquarello un film sul quale si attaccano i suoi personaggi senza rotondità, linee ed accenni che vanno a comporre la solitaria vita della protagonista Louise, abbandonata a sé stessa lungo le rive di una spiaggia frastagliata. Come una novella Robinson Crusoe, Louise si scopre capace di poter sopravvivere non alla mancanza di viveri o alla carenza di comodità, ma di essere in grado di oltrepassare il peso insopportabile della solitudine, la quale diventa addirittura amica e compagnia di una quotidianità che nel suo isolamento può rielaborare gli errori e le rimembranze di un’esistenza passata.

Inconsapevole del motivo per il quale sia stata da tutti abbandonata, la protagonista sogna e ricorda di esperienze lontane coperte evidentemente da allegorie concettuali, un andare e tornare da momenti oramai impalliditi che richiamano alla mente dello spettatore l’Ingmar Bergman de Il posto delle fragole ed il suo lasciar fuggire tra arbusti e cespugli quei disperati personaggi consumati dall’amore e dalla morte. Tuttavia però, pur avendo chiara una visione di insieme metaforica, comprendere il senso delle associazioni mnemoniche di Louise è la sfida più difficile di questo Louise En Hiver, che rimane così del tutto alienante e confonde solamente, lasciando che della sua complessità si colgano unicamente il surreale e le sue rappresentazioni.

Le stagioni di Louise e la difficile fruibilità di un cinema silenzioso e introspettivo

Roma FF11 - Le stagioni di Louise: recensione del film d'animazione di Jean-François Laguionie

Louise mentre ricorda il lungo mare affollato di gente

Di certo lontano dai classici film di animazione, il lavoro di Jean-François Laguionie può catturare il reale interesse solo di quella fetta di pubblico in grado di apprezzare con facilità le intricate chiavi di un cinema silenzioso ed introspettivo, arte dalla fruibilità poco digeribile, ma del quale si possono ammirare le sottili evanescenze interne.

Il film si permea dell’atmosfera di completa emarginazione che circonda il lungo anno della superstite Louise e ne descrive appieno, con un semplice seppur marcato tratto utile a delinearne i contorni, quella solitudine che si fa infine placida pace e continua a persiste nonostante il ritorno del sole estivo e del nuovo, prevedibile arrivo delle famiglie vacanziere sulle spiagge.

Le stagioni di Louise è al cinema dal 22 dicembre, distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.5