RomaFF11 – Rock Dog: recensione del film d’animazione di Ash Brannon
Film d’animazione nato da una co-produzione America – Cina, Rock Dog è l’opera scritta e diretta dallo statunitense Ash Brannon basata sul fumetto asiatico Tibetan Rock Dog, presentata alla soglia della fine dell’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma nella selezione Alice nella Città.
Bodi non vuole seguire le orme di suo padre. Con uno strano cappello ed una smodata passione per la musica, il giovane cane vuole inseguire il suo sogno di diventare un grande cantante e fuggire dal piccolo paesino di pecore che il padre, il tosto mastino Khampa, sorveglia e protegge dai lupi oramai da tanti anni. Pur contro le aspettative del genitore, Bodi partirà per raggiungere la città e trovare finalmente la propria strada, incontrando lungo la via la famosissima rockstar Angus Scattergood e gli scagnozzi del perfido boss dei lupi Linnux. Un’avventura che farà crescere umanamente e artisticamente l’entusiastico Bodi e che saprà mostrargli finalmente il suo vero fuoco.
Rock Dog: delusione animata di Alice nella Città
Grande delusione della sezione Alice nella Città per il cartone animato Rock Dog di Ash Brannon, piatta e immatura trasposizione cinematografica della graphic novel cinese ideata da Zheng Jun sulle bistrattate vicende del cane Bodi e sull’invincibile potere della musica. Connubio tra Oriente ed Occidente che, non riuscendo ben ad amalgamarsi, risulta poco attraente per masse formate sia da bambini che da adulti, il racconto disordinato di Rock Dog è il tessuto pesantemente ricamato di un insieme intricato di sottotrame, le quali offuscano ed aggravano il vero fulcro del film, rendendo la storia di Bodi un pasticcio sconclusionato.
Poche variazioni su un tema già visto ed analizzato, il padre che non riesce a comprendere le voglie del figlio e la forza incontenibile della musica e dei sogni sono la base di una narrazione mal scritta e per nulla simpatica, che infastidisce per la bassezza di una comicità che tocca le corde più puerili anche in riferimento ad un pubblico di soli bambini. In cerca del proprio paradiso, Bodi è pronto a lasciare il nido sicuro del proprio villaggio per abbandonarsi alle spalle il futuro da serioso mastino che il padre Khampa ha cercato insistentemente di fargli seguire, rivelandosi però un personaggio principale sciocco, con il quale nessun giovane riuscirebbe ad identificarsi.
Rock Dog – un film non necessario per il panorama d’animazione contemporaneo
Incarnando l’amore assoluto per quella musica che come una fervente febbre ti prende e ti resta addosso perennemente, neanche il bisogno vibrante di suonare risolleva le sorti desolate di un film d’animazione sotto tono in ogni sua componente, una scelta sbagliata per un concorso del calibro di Alice nella Città, solitamente capace di scovare tra tutti i lavori proposti le migliori opere per ragazzi.
Influenzato da un filo conduttore cardinale sommerso dall’inutile miscuglio di troppe e differenti correnti narrative, delle quali nessuna viene affrontata con innovazione o peculiarità, Rock Dog può anche avvalersi nella versione originale delle voci di Luke Wilson, Eddie Izzard, J.K. Simmons, Jorge Garcia, Matt Dillon e Sam Elliott, ma rimane comunque un film poco accattivante e del tutto non necessario per il panorama d’animazione contemporaneo. Un cartone dalla pessima riuscita il quale saprà dare poche risate e pochi insegnamenti ai piccoli spettatori.