Diario del RomaFF10 – Thomas Quick, l’Hannibal Lecter svedese – Giorno 5
Thomas Quick è stato l’Hannibal Lecter svedese. Alla 10. Festa del Cinema di Roma, il documentario che racconta la vera storia di Sture Bergwell, l’uomo rinchiuso per ventitre anni in un ospedale psichiatrico e accusato di essete l’autore di trentanove delitti compiuti tra il 1980 e il 1990. Le confessioni di Thomas Quick, diretto da Brian Hill, è basato sull’inganno. Bergwell, internato nel 1991, dal 1993 inizia a confessare una serie di omicidi, tra le sue vittime bambini e coppie. Con lui ogni scomparsa non risolta in Svezia sembra trovare risposta. Sul grande schermo, insieme ai diversi intervistati – familiari, vittime, giornalisti, magistrati –, è lo stesso Quick a parlare degli omicidi e dell’intera vicenda. Un brivido lungo la schiena. Un documentario noir che mente, e lo fa spudoratamente, per mostrare quanto sia facile manovrare l’opinione pubblica. Thomas Quick il serial killer non esiste, ma Sture Bergwel, uomo innocente, si!
La quinta giornata di Festa termina nel noir, ma inizia con un meraviglioso omaggio al cinema e in parte alla tanto discussa critica cinematografica. Hitchcock/Truffaut di Kent Jones aggiunge qualcosa di nuovo al LIBRO del cinema: inedite registrazioni audio dell’intervista, fotografie che mostrano il retroscena degli incontri e gli spezzoni dei film di cui parlano il maestro del noir e il giornalista-regista. Nelle sale cinematografiche in primavera, una lettera d’amore pe quanti amano la settima arte, per chi la fa e per chi la vede.
Gli altri appuntamenti della giornata: Ville-Marie, il secondo lungometraggio di Guy Èdoin, regista di pluripremiati corti, racconta le vite di quattro problematici personaggi che si incontrano durante un disastroso evento in una buia notte. Sul red carpet la protagonista, Monica Bellucci; il primo “Buddy movie” indiano al femminile, Angry Indian Goddesses di Pan Nalin, un ritratto interessante delle donne nell’India di oggi; direttamente da Toronto Land of Mine di Martin Zandvliet, un capitolo completamente sconosciuto della seconda guerra mondiale. La storia di tensione di un piccolo gruppo di prigionieri tedeschi, giovani soldati deportati in Danimarca e costretti a sminare ordigni disseminati dall’esercito nazista lungo la costa Ovest del Paese; e poi Eva no duerme di Pablo Agüero. La vera incredibile storia del corpo scomparso di Eva Perón. Dal giorno della morte della donna alla notte in cui viene sepolta, venticinque anni più tardi. La Chiesa aveva nascosto il suo corpo imbalsamato a Milano.