Torino Film Festival 2018: ecco il programma completo della 36° edizione
Si terrà dal 23 novembre al 1° dicembre il Torino Film Festival: scopriamo insieme il programma completo di questa 36° edizione.
Saranno tantissimi i film che parteciperanno alla prossima edizione del Torino Film Festival: ecco tutti i titoli in concorso e il programma completo del festival!
Mancano ormai pochi giorni all’inizio del Torino Film Festival, la manifestazione cinematografica ospitata dal capoluogo piemontese, arrivato quest’anno alla sua 36° edizione. Un’edizione che si preannuncia ricca di titoli imperdibili, tra film nazionali e internazionali. Scopriamo quindi il programma completo di questa nuova imperdibile edizione.
Come già annunciato, sarà The Front Runner di Jason Reitman ad aprire la prossima edizione del Torino Film Festival. Tratto dal libro All the Truth Is Out: The Week Politics Went Tabloid del giornalista sceneggiatore americano Matt Bai, il film racconta le vicenda che nel 1988 vide protagonista il senatore americano Gary Hart. Mentre era il candidato democratico alla presidenza, Hart fu travolto in piena corsa elettorale da uno scandalo privato: l’uomo infatti venne accusato di intrattenere una relazione extraconiugale con la modella Donna Rice Hughes. Fu quella la prima volta che la vita privata dei politici interferì con la carriera politica. Nel cast del film, che uscirà nelle sale italiane il 21 febbraio 2019, troviamo Hugh Jackman, Vera Farmiga, J.K. Simmons e Alfred Molina.
Sara invece Santiago, Italia a chiudere la 36° edizione del Torino Film Festival. Il film segna il ritorno dietro la macchina da presa di Nanni Moretti che, questa volta, ha deciso di portare sullo schermo un documentario. Il film infatti, attraverso le parole dei protagonisti e i materiali dell’epoca, racconta i mesi successivi al colpo di stato che nel 1973 pose fine al governo democratico di Allende in Cile. Il racconto si concentra sul ruolo dell’ambasciata italiana che diede rifugio a centinaia di oppositori del regime di Pinochet, consentendo loro di raggiungere l’Italia.
Torino Film Festival 2018: i premi e l’omaggio a Ermanno Olmi
Anche durante questa edizione, il Torino Film Festival consegnerà il premio Maria Adriana Prolo, il riconoscimento intitolato alla fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, assegnato a una personalità del mondo del cinema che si è particolarmente distinta nel panorama della cinematografia italiana. Quest’anno però il premio si sdoppia: ad aggiudicarselo infatti saranno lo sceneggiatore Giorgio Arlorio e l’ex operaio, artista e filmaker Pietro Perotti, due personalità del cinema che, in modo diverso, hanno collaborato a raccontare un luogo da sempre interdetto al grande schermo: la fabbrica. In occasione della premiazione verrà proiettato il documentario Senzachiederepermesso di Pietro Perotti e Pier Milanese, che attraverso immagini di repertorio, ricostruisce la storia di quella che per anni è stata la più grande fabbrica metalmeccanica d’Europa, la Fiat Mirafiori.
Tra gli appuntamenti del Torino Film Festival però, troveremo anche l’omaggio al grande regista Ermanno Olmi, al quale verrà dedicata un’intera giornata dal titolo Lunga vita a Ermanno Olmi, durante la quale verranno proposti film, documentari, materiali inediti, incontri con ospiti speciali, testimonianze di collaboratori e molte altre iniziative per ricordare la vitalità e l’attualità di uno dei maestri del cinema moderno. Ad accompagnare i vari eventi sarà un amico e collaboratore del regista, Maurizio Zaccaro. Tra i film in programma troveremo Dialogo tra un venditore di almanacchi e un passeggere (1954), Manon: finestra 2 (1956), La cotta (1967), Nascita di una formazione partigiana (1973), Il denaro – Seconda parte (1999), Il mestiere delle armi (2001), ma anche Tre donne di Giacomo Campiotti (1983), Robinson in laguna di Mario Brenta (1985) e In coda alla coda di Maurizio Zaccaro (1988).
Al Torino Film Festival infine, sarà possibile assistere alla proiezione di due classici restaurati: Trevico-Torino di Ettore Scola (1973) e Processo a Caterina Ross di di Gabriella Rosaleva (1982). Il primo è un anomalo e scabro ritratto della realtà operaia dei primi anni ‘70, raccontato attraverso le giornate di un emigrante giunto da Avellino alla Fiat a Torino; il secondo invece è la rigorosa e asciutta ricostruzione del processo del 1697 a una giovane contadina svizzera accusata di stregoneria.
Torino Film Festival 2018: tutti i titoli in concorso
Saranno tantissimi i film, nazionali e internazionali, che parteciperanno alla 36° edizione del Torino Film Festival. Di seguito trovate tutti i titoli in programma, nelle varie sezioni.
IN CONCORSO
53 wojni/53 Wars di Eva Bukowska (Polonia)
All these small moments di Melissa B. Miller (USA)
Angelo di Markus Schleinzer (Austria/Lussemburgo)
Atlas di David Nawarath (Germania)
Le disparition des lucioles di Sébastien Pilote (Canada)
Marche ou crève di Margaux Bonhomme (Francia)
Nervous Translation di Shireen Seno (Filippine)
Nos Batailles di Guillaume Senez (Belgio/Francia)
Oiktos/Pity di Babis Makridis (Grecia)
Ride di Valerio Mastandrea (Italia)
Rossz Versek/Bad Poems di Gabor Reisz (Ungheria)
Den Skyldige/The Guilty di Gustav Moller (Danimarca)
Temporada di Andre Novais Oliveira (Brasile)
Vargur/Vultures di Borkur Sigborsson (Islanda)
Wildlife di Paul Dano (USA)
FESTA MOBILE
L’amour debout di Michael Dacheux (Francia)
Ash is Purest White di Jia Zhangke (Cina)
Blaze di Ethan Hawke (USA)
Das Boot di Andreas Prochaska (Germania)
Bulli e Pupe di Steve Della Casa e Chiara Ronchini (Italia)
Can You Ever Forgive Me? di Marielle Heller (USA)
Colette di Wash Westmoreland (UK)
Dovlatov di Aleksey German Jr. (Russia/Polonia)
First Night Nerves di Stanley Kwan (Cina/Honk Kong)
The Front Runner di Jason Reitman (USA)
Il gusto della libertà – Cinema e ’68 di Giovanna Ventura
(Italia)
Happy New Year, Colin Burstead di Ben Wheatley (UK)
Juliet, Naked di Jesse Peretz (USA)
Madeline’s Madeline di Josephine Decker (USA)
The Man Who Stole Banksy di Marco Proserpio (Italia)
I nomi del signor Sulcic di Elisabetta Sgarbi (Italia)
Ovunque proteggimi di Bonifacius Angius (Italia)
Papi Chulo di John Butler (Irlanda)
Pretenders di James Franco (USA)
Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo di Daniele Segre (Italia)
Santiago, Italia di Nanni Moretti (Italia)
Sex Story di Cristina Comencini e Roberto Moroni (Italia)
Ulysse & Mona di Sebastien Betbeder (Francia)
The White Crow di Ralph Fiennes (UK/Serbia/Francia)
AFTERHOURS
Alpha, The Right to Kill di Brillante Mendoza (Filippine)
Catharsys or the Afina Tales of the Lost World di Yassine Marco Marroccu (Marocco)
Dead Night di Brad Baruh (USA)
Hevi Reissu/Heavy Trip di Juuso Latio e Jukka Vidgren (Finlandia/Norvegia)
High Life di Claire Denis (Germania/Francia/UK/Polonia/Canada/USA)
In Fabric di Peter Strickland (UK)
Incident in a Ghostland di Pascal Laugier (Francia/Canada)
Mandy di Panos Cosmatos (USA)
Piercing di Nicolas Pesce (USA)
El Reino di Rodrigo Sorogoyen (Spagna/Francia)
Relaxer di Joel Potrykus (USA)
Tyrel di Sebastian Silva (USA)
L’ultima notte di Francesco Barozzi (Italia)
Unthinkable di Crazy Pictures (Svezia)
ONDE
Blue Amber di Jie Zhou (Cina)
Dream of a city di Manfred Kirchheimer (USA)
Dulcinea di Luca Ferri (Italia)
Entre dos aguas di Isaki Lacuesta (Spagna)
Les grands squelettes di Philippe Ramos (Francia)
Gulyabani di di Gürcan Keltek (Turchia/Olanda)
I do not care if we go down in history as barbarians di Radu Jude (Romania/Germania/Bulgaria/Francia/Repubblica Ceca)
Ifigenia in aulide di Tonino De Bernardi (Italia)
Incorrectional di Christopher Jason Bell (USA)
Mathieu Amalric, l’art et la matière di Quentin Mével e André S. Labarthe (Francia)
Nothing or everything di Gyeol Kim (Corea del Sud)
Nueva era di Matti Harju (Finlandia)
Sans rivages di Mathieu Lis (Francia)
O termometro de Galileu di Teresa Villaverde (Portogallo)
Topo y Wera di Jean-Charles Hue (Francia)