Trieste Science+Fiction 2017: Il Premio Asteroide va a The Man with the Magic Box
La diciassettesima edizione del Trieste Science+Fiction 2017 si è appena conclusa. Scopriamo insieme i premi del Festival!
The Man with the Magic Box, pellicola polacca diretta da Bodo Kox, si è aggiudicata il Premio Asteroide (assegnato al miglior lungometraggio di fantascienza in Concorso) alla diciassettesima edizione del Trieste Science+Fiction 2017.
Trieste Science+Fiction 2017: Ecco i premi della 17esima edizione
La Giuria Internazionale del Trieste Science+Fiction 2017, composta dal disegnatore e autore televisivo Stefano Disegni, da Chris Oosterom (Direttore Artistico dell’Imagine Film Festival di Amsterdam), e dal regista serbo Milan Todorović, ha deciso di premiare The Man with the Magic Box per la “storia autentica, raccontata dal regista, nella tradizione del cinema nazionale del suo paese. Con una scenografia impressionante, crea un universo che ricorda Orwell e Kafka, con echi del passato scuro di quel paese. In tal modo, egli mescola perfettamente stili del passato e del futuro. La sceneggiatura scritta sapientemente porta i personaggi coinvolgenti attraverso diverse epoche, proponendo un forte commento alla società odierna”.
Il Méliès D’Argento, invece, è andato a Loop, di Isti Madaràsz, come Miglior Lungometraggio Fantastico Europeo. La Giuria, composta da Giuseppe Colella (Presidente del Coordinamento dei Festival Cinematografici della Campania), l’attrice Valentina Romani e il regista Giancarlo Soldi, hanno annunciato il Premio accompagnato dalla seguente motivazione: “Una storia d’amore può essere raccontata in mille modi e qui il regista Isti Madarász sceglie di condurci in un labirinto di possibilità. La bellezza del racconto non è negli effetti speciali bensì nei personaggi speciali; la sceneggiatura infatti lascia loro il compito di condurci verso un finale semplice, ma inaspettato”.
The Last Schnitzel, di Kaan Arici e Ismet Kurtulus, ha vinto la Méliès d’argent short competition, riservata ai cortometraggi fantascientifici di produzione europea. Il Premio Rai 4 è stato assegnato a Cold Skin di Xavier Gens “per la felice sintesi tra i dispositivi spettacolari e narrativi di genere e l’ambizione a un apologo morale su un mondo alle soglie di una guerra mondiale, in un alternarsi di potenti immagini naturali, estenuanti attese, allucinanti apparizioni, notazioni sulla natura e sull’uomo; un cinema immaginato per schermi grandi, che non teme la classicità e non ha paura di emozionare lo spettatore ma neppure di impegnarlo in riflessioni su temi complessi. Un cinema che ci manca”.
Il riconoscimento assegnato a un’opera significativa e originale per l’evoluzione del cinema di genere della selezione ufficiale del Festival dalla redazione di Nocturno (Premio Nocturno Nuove Visioni), va a Hostile del francese Matthieu Turi, mentre il Premio Cinelab, assegnato in collaborazione con DAMS discipline delle arti della musica e dello spettacolo, va al cortometraggio italiano di Marco Jemolo, Framed per “la stop-motion, usata sia come tecnica d’animazione che come soggetto della storia, la tematica meta-cinematografica dell’oggettificazione della persona e dell’attore, e una perfetta combinazione di tecnica e idee. Framed, nel campo della science-fiction, spicca per la potenza del messaggio e la claustrofobia coinvolgente”.
Il film d’animazione franco-belga Zombillennium, di Arthur De Pins e Alexis Ducord, ha ottenuto il Premio della Critica Stars’ Wars, mentre il Premio del Pubblico è andato a Salyuth-7 di Kim Shipenko.
La Federazione Europea dei Festival di Cinema Fantastico (The European Fantastic Film Festivals Federation – EFFFF) ha annunciato venerdì scorso i vincitori dei Méliès d’or della 21esima competizione per i migliori film europei di genere fantastico: il Méliès d’Or per il miglior film è stato assegnato a Thelma di Joachim Trier (Norvegia), il Méliès d’Or per il cortometraggio è stato assegnato a Expire di Magali Magistry (Francia).