Veloce come il vento trionfa al Festival del Cinema Italiano di Bastia
Veloce come il vento di Matteo Rovere si aggiudica il Gran Premio della Giuria e il Premio Giuria Giovane alla XXIX edizione del Festival del Cinema Italiano di Bastia (4 – 11 febbraio 2017). Ospitato nella cittadina francese di Bastia, in Corsica, con la collaborazione di Istituto Luce Cinecittà, il Festival chiude la terna insieme a Villerupt e Annecy dei festival francesi dedicati alla nostra cinematografia. Il film, con protagonisti Stefano Accorsi e Matilda De Angelis, è prodotto da Fandango con Rai Cinema.
Veloce come il vento: il film di Matteo Rovere trionfa al Festival del Cinema Italiano di Bastia
Una preghiera sussurrata a denti stretti, con le labbra premute contro un casco che potrebbe sembrare scomodo da indossare per una ragazza di 17 anni, una di quelle liceali con la messa in piega sempre perfetta e un guardaroba mozzafiato. Ma la Giulia De Martino protagonista di Veloce come il vento, interpretata da un’esordiente Matilda De Angelis(Tutto può succedere), è quanto di più lontano ci si possa immaginare. Figlia d’arte, Giulia è una ragazza emiliana, nonché promettente pilota GT, alle prese con una vita per nulla facile.
Cresciuta senza madre (scappata in Canada qualche anno prima che la narrazione abbia inizio), la morte del padre la catapulta in una situazione critica: alle prese con i debiti contratti per avere la possibilità di gareggiare, e con Loris: il fratello maggiore tossicodipendente tornato a casa dopo anni di assenza, lo stesso che la allenerà per renderla invincibile (?) alla guida della sua sfrecciante Porsche. A vestire i suoi panni, un inaspettato Stefano Accorsi (Radiofreccia, 1992).
Due interpreti magnifici, tanto discordanti quanto complementari, avvalorano il lavoro di scrittura compiuto dal regista Matteo Rovere (Un gioco da ragazze, Gli sfiorati) insieme a Filippo Gravino e Francesca Manieri. Non esattamente una passeggiata: la sceneggiatura è il risultato della fusione di decine di testimonianze raccontate da persone per le quali il pericolo della velocità è molto più che uno sport, qualcosa di più simile a uno stile di vita; anzi, un vero e proprio bisogno. Tonino Dentini (Paolo Graziosi sul grande schermo) è stato il narratore più prolifico per la produzione di Veloce come il vento che, dopo la sua scomparsa nel 2014, ha ritenuto doveroso dedicargli la pellicola. CONTINUA A LEGGERE LA NOSTRA RECENSIONE