Florence Pugh: “Essere una giovane donna a Hollywood è estenuante”
Florence Pugh ricorda quando Keira Knightley venne aggredita per il suo peso e parla di come sia difficile essere una donna nel cinema.
Florence Pugh, attrice 28enne candidata all’Oscar, ha recentemente condiviso con il Sunday Times le difficoltà di essere una giovane donna a Hollywood. Con una carriera iniziata in adolescenza, Pugh ha dichiarato di potersi immedesimare nei recenti racconti di Keira Knightley, la quale ha subito umiliazioni pubbliche dalla stampa dopo essere diventata famosa a soli 17 anni grazie al franchise Pirati dei Caraibi.
“Le donne devono muoversi entro linee molto sottili, altrimenti vengono etichettate come dive, esigenti o problematiche. Non voglio rientrare in stereotipi creati da altri”, ha spiegato Pugh. “Essere una giovane donna in questo settore – e in molti altri – è davvero estenuante”.
Pugh ha ricordato di aver guardato l’industria cinematografica da giovane sentendosi non rappresentata. “Ho visto titoli terribili su Keira Knightley, come quando dicevano che non era abbastanza magra, o donne talentuose fatte a pezzi. Erano belle, capaci, eppure l’unica cosa di cui si parlava era una qualche assurdità sul loro aspetto. Non volevo assolutamente seguire quelle regole”.
Florence Pugh aveva già affrontato questo argomento in un’intervista del 2022 con The Telegraph, raccontando di essere stata criticata per il suo aspetto fisico dai dirigenti di uno studio all’età di 19 anni. All’epoca, dopo il suo debutto nel dramma psicologico The Falling (2014), aveva ottenuto un ruolo da protagonista nella sitcom della Fox Studio City. Tuttavia, subito dopo la sua assunzione, i dirigenti iniziarono a mettere in discussione e criticare il suo aspetto fisico, chiedendole di apportare cambiamenti.
“Volevano cambiare tutto di me: il peso, l’aspetto, la forma del mio viso e delle mie sopracciglia”, ha raccontato Pugh. “Non era affatto il tipo di industria in cui volevo lavorare. Credevo che il cinema fosse come l’esperienza che avevo avuto con The Falling, ma mi sono ritrovata in una realtà completamente diversa. Ho pensato di aver fatto un errore enorme”.
Anche Keira Knightley, in una recente intervista al Times of London, ha raccontato di essere stata oggetto di critiche spietate dopo l’uscita del primo film Pirati dei Caraibi. La stampa l’aveva bersagliata, accusandola di essere una cattiva attrice e alimentando speculazioni sul suo peso e su presunti disturbi alimentari.
Knightley ha descritto il franchise come un’arma a doppio taglio: “È strano avere qualcosa che ti ha creato e distrutto allo stesso tempo. Mi hanno criticato per le mie performance, eppure, grazie al successo di quei film, ho avuto l’opportunità di lavorare a progetti che mi hanno portato alle nomination agli Oscar. Sono i film più famosi a cui parteciperò mai, ma sono stati anche il motivo per cui sono stata così tanto criticata pubblicamente. È una situazione molto confusa nella mia mente”.
Sia Florence Pugh che Keira Knightley rappresentano due esempi emblematici delle sfide che le giovani attrici devono affrontare a Hollywood, dove il talento passa spesso in secondo piano rispetto a rigide aspettative estetiche e giudizi superficiali.
Leggi anche Black Doves: recensione della serie spy Netflix con Keira Knightley