Fenomeno Flow: il successo del film d’animazione ha portato a un boom nelle adozioni di gatti neri!
L'antico pregiudizio finalmente crolla.
Se un gatto nero avesse potuto scegliere dove nascere, probabilmente avrebbe evitato l’Europa medievale. Essere scuro, felino e misterioso significava attirarsi addosso accuse di stregoneria e malocchio. Ma dopo secoli di pessima fama, per i mici neri è arrivato il riscatto più improbabile e clamoroso: un cartoon lettone ha letteralmente ribaltato il loro destino. Sì, avete letto bene: non parliamo né di grandi campagne social, né di influencer famosi. A cambiare le carte in tavola ci ha pensato Flow, un film d’animazione nato nella piccola Lettonia, che ha conquistato premi internazionali, compreso un Oscar.
Flow conquista tutti, così come i gatti neri

La trama è tanto semplice, quanto potente: dopo una terribile inondazione, un gatto nero finisce intrappolato su una barca insieme a creature diversissime. Timido e diffidente, giorno dopo giorno impara a fidarsi dei suoi compagni, scoprendo il significato profondo dell’amicizia e della fiducia.
Niente di particolarmente strano, direte voi. Eppure, l’effetto di Flow è stato immediato e reale. Nei rifugi per animali di tanti paesi, le adozioni dei mici neri sono decollate improvvisamente. Il Brasile ha fatto da apripista: l’associazione Ampara Animal è rimasta stupita dalle richieste arrivate subito dopo l’uscita del film. Decine di famiglie hanno portato a casa gatti neri ribattezzati proprio Flow, per celebrare il protagonista a quattro zampe.

Curiosamente, però, la patria ha reagito in modo diverso. In Lettonia, infatti, non c’è stato alcun picco d’adozioni. Ma nei rifugi locali si dice che forse è meglio così: in passato, successi come La carica dei 101 hanno causato mode passeggere e abbandoni successivi. Stavolta i lettoni preferiscono accontentarsi di qualcosa di meno esplosivo, ma più autentico.
E così, se da una parte del mondo Flow ha fatto boom nelle adozioni, in patria si è trasformato in cultura pop: a Riga, capitale lettone, c’è già un enorme murale che immortala il protagonista nero del cartoon. Turisti e residenti fanno la fila per una foto ricordo. Morale della favola? Mai sottovalutare il potere di un piccolo gatto nero, capace di scrollarsi di dosso una reputazione secolare, regalando a tutti una semplice verità: i pregiudizi sono solo storie che abbiamo smesso di raccontare.
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