Fog 2: John Carpenter si dice pronto a realizzare il sequel del suo film
Nel 2005 è stato realizzato un remake di Fog, in quel caso diretto da Rupert Wainwright.
John Carpenter ha parlato della possibilità di realizzare un sequel di Fog, il film con Jamie Lee Curtis che lui ha diretto nel 1980
Quarant’anni sono trascorsi dall’uscita di Fog, il film diretto da John Carpenter che lui stesso ha scritto insieme alla produttrice Debra Hill. Nel 2005 è stato poi realizzato un remake che però non è riuscito a scaldare i cuori dei numerosi fan del genere horror, i quali hanno continuato a sperare nella realizzazione di un sequel dell’opera originale. A quanto pare, il loro desiderio è pronto per essere esaudito, come ha recentemente confermato lo stesso Carpenter parlando con NME. Il regista statunitense ha ammesso che si è effettivamente parlato di un sequel del suo film: “Si è parlato di un sequel di Fog. Si è parlato di realizzare i sequel di molti miei film. Semplicemente non sono ancora stati realizzati a causa di vari motivi. Io sono disponibile e aperto a tale possibilità“.
Ricordiamo che in Fog “una nebbia ultraterrena si riversa in una piccola città costiera esattamente 100 anni dopo che una nave è misteriosamente affondata nelle sue acque“. Il film ha visto protagonisti Jamie Lee Curtis, Adrienne Barbeau e Tom Atkins. Carpenter è stato colui che ha battezzato Jamie Lee Curtis dal punto di vista cinematografica, dirigendola nei due film che hanno inaugurato la sua filmografia, ovvero Halloween (1978) e, appunto, Fog (1980), portandola all’epoca ad essere ribattezzata come la “regina dell’urlo”. I due sono tornati a collaborare per Halloween del 2018, sequel dirett dell’opera degli anni Settanta, in cui Carpenter ha agito come produttore esecutivo e l’attrice è invece tornata nel ruolo di Laurie Strode. Per ottobre 2021 è prevista l’uscita del sequel Halloween Kills, anche se Carpenter ha ammesso che il film potrebbe arrivare direttamente in streaming a causa dell’emergenza sanitaria: “Certo, è possibile. Halloween può essere condiviso in questo modo perché i teatri sono morti. È solo la realtà attuale ed è una tragedia, però è la verità. Dobbiamo solo affrontarla. Lo studio ha contattato David e me, e ci hanno fatto rimandare quello nuovo di un anno nella speranza che le cose andassero meglio. Quindi speriamo davvero che possa andare meglio“.