Foxcatcher: il wrestler Mark Schultz infuriato col regista
Dopo il successo al Festival di Cannes, per il premio come miglior regista assegnato a Bennett Miller, e la nomination a 3 Golden Globe, Foxcatcher arriverà nei nostri cinema il prossimo 5 marzo, portando con sé uno strascico di entusiasmo da parte della critica ma anche il profondo disappunto dell’autore del libro autobiografico dal quale è stato tratto.
Mark Schultz, infatti, accusa il regista della pellicola di non aver affatto rispettato l’autenticità del suo personaggio, facendolo addirittura erroneamente apparire sotto la luce di un’ambiguità sessuale inesistente.
Foxcatcher racconta un fatto di cronaca nera che sconvolse profondamente l’America nel 1996: l’omicidio del wrestler Dave Schultz per mano del miliardario mentalmente disturbato John Du Pont; il fratello del campione olimpico Mark (nel film interpretato da Channing Tatum) ebbe un rapporto psicologicamente complesso con l’assasino del fratello che, sfruttando la carenza di una figura paterna, esercitò il proprio ascendente su Mark, rendendolo in qualche modo succube. Ciò che ha disturbato Mark Schultz, tuttavia, è l’allusione esplicita, presente nel film, ad una relazione a sfondo sessuale con Du Pont, cosa che avrebbe profondamente offeso l’ex wrestler, al punto da portarlo a sfogarsi duramente su twitter contro le scelte del regista. Di seguito una parte di quanto affermato:
Il film non mostra minimamente nessuna delle mie vittorie. Si concentra solo sulle mie sconfitte. Le personalità e le relazioni fra i personaggi nel film sono essenzialmente frutto di finzione ed in qualche modo offensive. Lasciano gli spettatori con la sensazione che in qualche modo potrebbe esserci stata una relazione sessuale fra Du Pont e me, è una bugia vomitevole ed offensiva. Ho detto a Bennet Miller di tagliare quella scena e lui ha detto che serviva a far capire che Du Pont si stava insinuando nella mia privacy e spazio personale. Non è stato esplicito, così non me ne sono fatto un problema. Poi dopo aver letto 3 o 4 recensioni che interpretavano la cosa sessualmente mettendo a repentaglio la mia reputazione, voglio che facciano una conferenza stampa per chiarire la cosa o lo farò io.
In un secondo momento, sembra che Schultz abbia ridimensionato la sua rabbia, chiedendo pubblicamente scusa su twitter. Tuttavia, il clamore suscitato da queste dichiarazioni potrebbe essere funzionale a portare ancora più gente al cinema…staremo a vedere!