Foxtrot: il film Leone d’Argento a Venezia fa incetta di Ophir
Il film Leone d'Argento a Venezia 74 ha fatto incetta di Ophir, gli Oscar israeliani del cinema e della televisione
Foxtrot, il film per la regia di Samuel Maoz, Leone d’Argento alla passata edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha fatto il pieno di Ophir, gli Oscar israeliani dedicati al cinema e alla TV. Oltre al premio principale, Foxtrot ne ha conquistati molti altri, tra cui quello per il miglior attore protagonista a Lior Ashkenazi. L’importante riconoscimento nazionale, tuttavia, non ha impedito al ministro della cultura Miri Regev – non invitata alla cerimonia ufficiale dei premi – di tornare ad attaccare il film, dal lei stessa definito “libello infamante” nei confronti dell’esercito.
Ci sono ottime probabilità che Foxtrot venga indicato come film israeliano per la scelta delle pellicole estere che concorreranno all’Oscar per il Miglior Film Straniero. Di seguito potete leggere la nostra recensione da Venezia 74:
Samuel Maoz dirige con stile e maestria una tragedia in tre atti sulla fatalità, in cui gli echi delle emozioni e delle azioni nate in una casa distrutta dal dolore e dalla perdita hanno conseguenze e strascichi a chilometri di distanza, su un campo di battaglia dove si celebra la disumana follia della guerra. In poco meno di 2 ore, il regista israeliano dipinge con straordinaria forza visiva un universo di sentimenti e sfumature, da un insolito rapporto padre-figlio a distanza al conflitto coniugale, dall’amore alla disperazione, dalla compassione al senso di colpa, stupendo con dei dialoghi asciutti e ben calibrati, in aperto contrasto con uno stile narrativo che sfugge a qualsiasi possibilità di catalogazione, passando in maniera quasi isterica dal più doloroso dramma alla più inaspettata e grottesca comicità. CONTINUA A LEGGERE LA NOSTRA RECENSIONE