Addio a Francesco Maselli, regista impegnato dalla grande sensibilità
Il film-maker italiano è scomparso a 92 anni per cause ancora da chiarire.
Francesco Maselli, famoso regista italiano, è purtroppo scomparso qualche ora fa, a 92 anni, come segnalato da ANSA da Maurizio Acerbo, leader di Rifondazione Comunista e poi confermato dalla moglie. Ad ora, le cause dietro la scomparsa del film-maker sono ancora avvolte nel mistero. Se ne va un autore dal grande senso politico, un uomo che, a soli 14 anni, si mise in prima linea contro il regime nazista sostenendo a livello studentesco il movimento di liberazione italiano. Figlio di un critico d’arte, respirò fin da giovane salotti intellettuali (non è un caso che il padrino fu Luigi Pirandello) e scoprì molto presto la sua poetica. Finita la guerra, si tessera al Partito comunista e nel 1949 prende il diploma del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, iniziando il suo lavoro nel mondo cinematografico collaborando con Luigi Chiarini.
Francesco Maselli si è diplomato al Centro Sperimentale nel 1949
Un’altra incredibile collaborazione è quella con Michelangelo Antonioni (Professione: reporter, Deserto rosso). Il noto cineasta affida proprio a Francesco Maselli il compito di seguirlo nella regia de L’amorosa menzogna del 1948, scrivendo inoltre la sceneggiatura di Cronaca di un amore (1950) e lavorando sempre con lui anche ne La signora delle camelie. Il suo debutto alla macchina da presa risale al 1955, quando portò sul grande schermo il grande dramma Gli sbandati, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. La sua carriera, che vede l’alternarsi di film del calibro de I delfini (1960), Lettera aperta ad un giornale della sera (1970), Il segreto (1990), Codice privato (1988), Ruba al prossimo tuo (1968), è sempre stata caratterizzata dal forte impegno politico di sinistra, unito ad una particolare sensibilità nei riguardi del mondo femminile, come testimonia la sua collaborazione artistica con Valeria Golino, Shelley Winters, Claudia Cardinale e Lucia Bosé.
Francesco Maselli, che fu eccellente anche nel campo documentaristico (l’ultimo risale al 1982, Addio sindaco – I funerali di Luigi Petroselli), fu impegnato anche a teatro e in televisione, dimostrando sempre un grande talento e tatto. Mostriamo la nostra vicinanza alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che ebbero la fortuna di lavorare con lui nel corso degli anni.