Franco Zeffirelli e il significato di quella sua dichiarazione: “Sono omosessuale, non sono gay”
Perché Franco Zeffirelli si è sempre dichiarato omosessuale ma non gay? Ecco i motivi!
Si è sempre dichiarato omosessuale, ma non ha mai apprezzato il movimento gay in quanto “l’omosessuale non è uno che sculetta e si trucca. È la Grecia, è Roma. È una virilità creativa“. Tra i più famosi registi italiani nel mondo, Franco Zeffirelli ha avuto da sempre una sua personale visione sull’omosessualità, facendo una netta distinzione tra la comunità degli omosessuali appunti e la comunità gay.
Franco Zeffirelli e la sua netta posizione contro i gay
“Sono omosessuale, non sono gay“. Una dichiarazione che potrebbe sembrare una contraddizione per molti, ma non per Franco Zeffirelli. Il regista ha sempre rifiutato il sinonimo gay perché “è frutto della cultura puritana, una maniera stupida di chiamare gli omosessuali, per indicarli come fossero dei pazzerelli“. In un’intervista rilasciata all’Espresso nel 2013, dichiarò che “essere omosessuale è un impegno molto serio con noi stessi e con la società. Una tradizione antica e spesso di alto livello intellettuale. Nella cultura greca l’esercito portava gran rispetto a due guerrieri che fossero amici e amanti, perché in battaglia non difendevano solo la patria, ma reciprocamente anche se stessi, offrendo una raddoppiata forza contro il nemico“.
Franco Zeffirelli non si è mai nascosto nel criticare apertamente i Gay Pride – definiti come “esibizioni veramente oscene, con tutta quella turba sculettante” – e i matrimoni fra persone dello stesso sesso, nonché le adozioni. “Non c’è alcun bisogno di mettersi lì a creare una pseudofamiglia “legale” a vanvera, per me ridicola e inaccettabile. Basta sistemare le cose tra persone civili: se viviamo insieme e magari compriamo una casa, chiariamo anche le questioni delle quote, tra persone intelligenti che si vogliono bene“, dichiarò in un’intervista.