I fratelli Menéndez: il doc Netflix riapre il caso? Arriva la decisione di esaminare nuove prove
Il giudice ha accettato di valutare le nuove prove avanzate dalla squadra di difensori legali dei fratelli Menéndez.
Il procuratore distrettuale della contea di Los Angeles, George Gascón, ha recentemente fissato un’udienza per valutare nuove prove riguardanti uno dei casi di omicidio più noti negli Stati Uniti: quello dei fratelli Lyle ed Erik Menéndez. Condannati nel 1996 all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale per l’omicidio dei genitori, José e Mary Louise, avvenuto nella loro villa di Beverly Hills nel 1989, i due sono tornati al centro dell’attenzione grazie alla miniserie Monsters e al successivo documentario, entrambi rilasciati su Netflix.
Si riapre il caso deI fratelli Menéndez
L’uscita del prodotto nella piattaforma streaming potrebbe avere avuto un impatto sulla decisione di Gascón di riesaminare le prove sottoposte all’attenzione dai difensori. Una cruciale verrà discussa in tribunale e consiste in una lettera scritta da Erik, la quale, stando agli avvocati, proverebbe gli abusi sessuali e psicologici subiti dai fratelli da parte del padre José. Gascón ha definito un “dovere etico e morale” valutare gli elementi, sebbene rimanga da stabilire se il processo verrà o meno riaperto. Delle risposte potrebbero arrivare il prossimo 26 novembre, quando l’udienza avrà luogo.
La squadra di avvocati dei fratelli Menéndez ha sempre legato la difesa alla questione delle violenze psicofisiche arrecate dal padre ai figli. Questi lo imputarono subito di aver iniziato a molestare Lyle all’età di 6-8 anni, e gli abusi su Erik cominciarono intorno alla stessa età. La madre sarebbe stata al corrente delle violenze, evitando, però, di intervenire.
La tesi venne confermato pure da alcuni familiari, come la cugina Diane Vander Molen, che imputò a Kitty di aver ignorato o coperto gli atti del marito. Tuttavia, nel secondo processo, le testimonianze sugli abusi furono parecchio ridotte, portando alla condanna definitiva dei fratelli Menéndez nel 1996. Da allora, hanno cercato in più occasioni di riaprire il caso, invano. Oggi, dopo oltre 35 anni dal crimine, sono detenuti presso la stessa prigione di San Diego.