Freaks Out: al via le riprese del nuovo film di Gabriele Mainetti

Sono iniziate le riprese di Freaks Out, il nuovo film diretto da Gabriele Mainetti che torna al cinema con una storia inedita, ambientata in una Roma scossa dalla Seconda Guerra Mondiale

Dopo il grande successo di Lo chiamavano Jeeg Robot, il regista romano Gabriele Mainetti torna al cinema con Freaks Out, una storia tutta da scoprire

Gabriele Mainetti torna dietro la macchina da presa, pronto a stupire ancora una volta il suo pubblico. Dopo lo straordinario successo di Lo chiamavano Jeeg Robot, il regista romano infatti sarà di nuovo al cinema con Freaks Out.

Il film nasce da un soggetto di Nicola Guaglione e da una sceneggiatura firmata da Guaglione con lo stesso Mainetti. A fare da sfondo alla storia, sarà ancora una volta Roma, questa volta però in un periodo storico completamente diverso. La capitale rappresentata nel film infatti sarà quella del 1943, colpita dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale.

Per la colonna sonora Mainetti ha deciso di affidarsi nuovamente a Michele Braga e anche nel cast troviamo un nome già noto al regista, quello di Claudio Santamaria. Accanto all’attore troveremo poi Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, con la partecipazione di Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta e Franz Rogowski.

Freaks Out è prodotto da Lucky Red e Good Film, con la partecipazione di Rai Cinema. Come ha dichiarato Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema: “Finalmente si parte, siamo pronti a iniziare questa nuova avventura insieme a Lucky Red e a Good Films con i quali abbiamo condiviso la scommessa e i successi di ‘Lo chiamavano Jeeg robot. Insieme al pubblico che ha profondamente amato il suo film, aspettavamo con impazienza il ritorno al lavoro di Gabriele Mainetti, crediamo molto nel suo talento e nell’originalità delle sue storie”.

Le riprese di Freaks Out si svolgeranno tra Roma e la Calabria e dureranno 12 settimane. Protagonisti sono quattro giovani ragazzi, artisti di un circo:

Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono come fratelli quando il dramma della Seconda Guerra Mondiale travolge Roma. Siamo nel ‘43, nel pieno del conflitto, e la città eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti loro oltre oceano. I nostri quattro protagonisti sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto, senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, “a piede libero” in una città in guerra.