Full Metal Jacket: Prime Video criticato per aver censurato il poster del film

La censura di questo dettaglio ha suscitato dibattito tra i fan del film e gli appassionati di cinema

Matthew Modine, star di Full Metal Jacket, ha recentemente criticato Prime Video per aver censurato un dettaglio significativo del poster del film. Diretto da Stanley Kubrick e pubblicato nel 1987, il film ha visto Modine interpretare il ruolo del Soldato Joker, raccontando il suo viaggio dal campo di addestramento alle trincee della guerra del Vietnam. Il film è stato nominato per l’Oscar alla migliore sceneggiatura non originale.

Quella scritta sul casco nel poster di Full Metal Jacket ha un significato ben specifico…

Full Metal Jacket poster - cinematographe.it

Modine ha espresso la sua indignazione su X in merito alla decisione di Prime Video di rimuovere la scritta “Born to Kill” dal casco del suo personaggio nel riquadro di acquisto VOD del film. L’attore ha sottolineato che questa modifica non solo altera un’opera d’arte iconica creata da Philip Castle, ma fraintende anche il significato profondo della scritta. Modine ha spiegato che il Soldato Joker indossa l’elmetto con la scritta “Born to Kill” insieme a un pulsante della pace come dichiarazione sulla dualità dell’uomo.

La censura di questo dettaglio ha suscitato dibattito tra i fan del film e gli appassionati di cinema, poiché l’elmetto del Soldato Joker è un elemento simbolico centrale nella narrazione di Full Metal Jacket. La rimozione di “Born to Kill” non solo diminuisce l’impatto visivo del poster, ma compromette anche il messaggio complesso e critico del film riguardo alla guerra e alla natura umana.

Kubrick, noto per la sua attenzione meticolosa ai dettagli, aveva scelto ogni elemento del film per trasmettere temi specifici e profondi. E la dualità rappresentata dal casco del Soldato Joker è una parte essenziale di questa visione. La censura di Prime Video per Full Metal Jacket, sebbene forse intesa a evitare controversie, ha finito per alienare coloro che apprezzano il film per la sua rappresentazione cruda e onesta della guerra.

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Fonte: screenrant