Gary Oldman rivela un’importante consiglio datogli da Christopher Nolan
L'attore, all'interno della trilogia di Batman, ha interpretato il ruolo di James Gordon.
Gary Oldman è un famoso attore britannico nato in particolare a Londra il 21 marzo 1958: stiamo parlando di un interprete incredibilmente versatile che, nel corso della sua carriera, ha ampiamente dimostrato di avere la stoffa giusta per fare l’artista hollywoodiano. In particolare, il suo debutto cinematografico risale al 1982, quando è apparso all’interno di Remembrance per poi essere coinvolto in altri titoli come Mille pezzi di un delirio (1988), Legge criminale (1988), Stato di grazia (1990), Henry & June (1990), Dracula di Bram Stoker (1992), Amata immortale (1994), Il quinto elemento (1997), Hannibal (2001) e molti altri ancora. Ebbene, tra le parti più note della sua carriera non possiamo non citare quella di James Gordon incarnata all’interno della trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, uscita tra il 2005 e il 2012.
Gary Oldman ha interpretato James Gordon dal 2005 al 2012
Ebbene, in una recente apparizione di Gary Oldman all’interno del podcast Happy Sad Confused (come riportato da ComicBook), proprio l’attore ha raccontato un simpatico aneddoto, spiegando uno dei pochi consigli che Nolan gli ha dato mentre era sul set dei film di Batman.
“Vi darò un esempio di una regia davvero fantastica. Ho lavorato per sette anni per Chris Nolan nei tre Batman. Chris non è un grande ascoltatore, ti lascia in pace. Si aspetta che tu faccia il tuo lavoro, entri e, ‘Tu fai il tuo lavoro, io farò il mio lavoro’, quindi tende a lasciarti in pace . Non è uno che fa chiacchiere. Arrivi lì e sei lì per lavorare ed è molto affascinante. Ho girato una scena una volta, in Batman, e lui è venuto da me ed era probabilmente uno dei due biglietti che mi ha dato in sette anni, ed è venuto da me e mi ha detto: ‘Facciamo quello’. più tempo, c’è di più in gioco.’ E io ho detto: ‘Sì, capito, va bene, facciamone un altro, so cosa intendi’. È una direzione fantastica. Non ho bisogno di conoscere i dettagli dell’intero universo, ho solo bisogno di quella spinta. E poi dici: ‘Oh, vuole solo che alzi il volume, ho solo bisogno di regolare il volume.’ Non vocalmente, ma l’energia o la dinamica di esso.”
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