George Clooney su Tom Cruise: “Una reazione come la sua? Non è nel mio stile”
La produzione di Mission: Impossible era stata precedentemente interrotta a causa del virus durante le riprese italiane ad inizio 2020.
George Clooney ha commentato la reazione di Tom Cruise sul set di Mission: Impossible, condividendone i principi ma non il modo di fare
Nei giorni scorsi ha fatto discutere l’audio diffuso sul web in cui si sente Tom Cruise mentre sgrida alcuni suoi collaboratori che sul set del nuovo Mission: Impossible non mantenevano le distanze previste dalle regole anti Covid. Sui media e sui social si sono scatenati migliaia di commenti di coloro che condividono l’atteggiamento di Cruise e di altri che invece lo hanno definito troppo severo. Anche George Clooney ha voluto esprimere il suo pensiero a riguardo, mantenendosi a metà tra le due fazioni. L’attore di Paradiso Amaro ha ammesso che difficilmente avrebbe adottato lo stesso approccio se si fosse trovato in una posizione simile a quella del collega.
“Non avrei fatto così tanto, non avrei tirato in mezzo le persone. Capisco però che ti trovi in una posizione di potere. È complicato, hai una responsabilità per tutti e su questo ha assolutamente ragione. Se la produzione si interrompe, molte persone perdono il lavoro. Le persone devono capirlo ed essere responsabili. Non penso comunque che Cruise abbia reagito in modo eccessivo, perché si tratta di un problema vero. Però semplicemente non è nel mio stile coinvolgere tutti in questo modo“. Insomma, Clooney ha descritto la reazione di Cruise come se fosse stata una vera e propria “scenata” sul set, aggiungendo: “Non aiuta necessariamente indicare alcune persone specifiche in questo modo, ma ognuno ha il proprio stile. Le persone che hanno partecipato alle riprese ci diranno di più al riguardo. Capisco perché l’ha fatto, non ha affatto torto, solo che non so se l’avrei fatto così. Ma non conosco le circostanze, forse l’aveva già fatto 10 o 15 volte prima“.
Ricordiamo che la produzione di Mission: Impossible era stata precedentemente interrotta a causa del virus durante le riprese italiane che si stavano tenendo nella prima metà dell’anno. La produzione è invece attualmente attiva a Londra.