Gianfranco De Bosio: morto a 97 anni il grande regista veronese
Celebre per il suo lavoro nel mondo del teatro, per la sua lotta al nazifascismo e per il suo film semi-autobiografico Il terrorista, con Gian Maria Volonté e Raffaella Carrà
Gianfranco de Bosio, celebre regista, sceneggiatore ed ex partigiano italiano, è morto a Milano, all’età di 97 anni. Protagonista di spicco del teatro italiano del secondo dopoguerra, durante la sua carriera ha ricevuto il nomignolo del “sergente di ferro” per le sue dure giornate lavorative di sedici ore.
La cerimonia funebre si terrà venerdì prossimo a Verona, dove nacque nel 1924.
Durante la Resistenza fu un grande esponente della lotta contro il nazifascismo e fu uno dei componenti del CLN. Ha studiato il mondo della recitazione presso il teatro dell’Università degli Studi di Padova, da lui fondato, legando il proprio nome alla riscoperta del Ruzzante e alla presentazione delle sue opere in edizioni filologicamente attendibili. Nel 1946 si laurea in Letteratura francese con una tesi su Molière. Dal 1957 al 1968 ha diretto il Teatro Stabile di Torino. È stato Sovrintendente dell’Ente Lirico Arena di Verona dal 1968 al 1970 e dal 1992 al 1998.
Tra le sue regie teatrali ricordiamo La resistibile ascesa di Arturo Ui (1961) di Brecht, Il bugiardo (1963), Le donne de casa soa (1986) e altre commedie di Goldoni. All’Arena di Verona ha debuttato nel 1977 con la regia di Romeo e Giulietta (Gounod). Nel 1982 è il turno dell’immortale Otello e, nel 1913, la rievocazione dell’Aida, portata anche in Svizzera, Germania, Vienna, Tokyo e Israele.
Per il cinema ha diretto tre film: Il terrorista (1963), celebre film con le interpretazioni di Gian Maria Volonté, Philippe Leroy e Raffaella Carrà, in cui Gianfranco De Bosio si rifà alla sua esperienza nella Resistenza veneta; La Betìa ovvero in amore, per ogni gaudenza, ci vuole sofferenza (1971) e Carmen (1998). per la Tv ha diretto la miniserie Mosè (1974) e il film Tosca, tra gli altri.