Gina Lollobrigida – aperto il testamento: ecco a chi andranno tutti gli averi dell’attrice
Le ultime volontà di Gina Lollobrigida sono state rese note.
Un notaio ha reso di pubblico dominio le ultime volontà di Gina Lollobrigida, venuta a mancare pochi giorni pochi giorni fa all’età di 95 anni. Il mito del cinema italiano ha deciso di lasciare metà del suo patrimonio al figlio, Andrea Milko Skofic, e l’altra metà all’ex factotum e segretario, Andrea Piazzolla.
I due portano avanti da diverso tempo una agguerrita battaglia legale, che ha tenuto lungamente banco pure nelle trasmissioni televisive. Ad aver fatto parecchio discutere sono state le accuse mosse da Skofic nei confronti di Piazzolla, imputato di essersi appropriato, in maniera indebita, del patrimonio dell’attrice, speculando sul suo presunto stato di fragilità.
Gina Lollobrigida: a chi spetta il testamento
Con il lascito testamentario, stabilito il 5 gennaio 2017, l’ex assistente di Gina Lollobrigida cercherà di promuovere l’immagine e le opere dell’artista. Ne devolverà l’intera somma, in osservanza del desiderio da lei espresso. Intervistato da La Vita in Diretta, Piazzolla ha detto di auspicare che Skofic faccia lo stesso. Intende portare avanti le memorie dell’attrice e tenerne alto il nome, a maggior ragione ora, non avendo più lei la possibilità di difendersi.
Dalle pagine del Corriere della Sera apprendiamo ulteriori dettagli circa i desideri di Gina Lollobrigida. I beni serviranno a organizzare mostre e iniziative, aventi lo scopo di tenerne vivo il ricordo in tutto il mondo. Le opere d’arte vengono lasciate a Piazzolla e a Horacio Pagani, una figura particolarmente celebre nell’industria automobilistica. È, infatti, il padre fondatore dell’omonima casa di vetture di lusso.
Va, invece, allo Stato italiano la collezione di vasi etruschi di Gina Lollobrigida, mentre, com’era facile ipotizzare, nulla viene corrisposto all’ex marito Francisco Javier Rigau. Le nozze tra i due, avvenute per procura, sono state annullate dalla Sacra Rota e non è mai giunta la rappacificazione.