Giuseppe Sciarra: il regista foggiano fa coming-out come non binario
Il regista foggiano, noto per i suoi cortometraggi, ha dichiarato di non sentirsi né uomo né donna.
“Non mi sento né uomo né donna”: così il regista pugliese Giuseppe Sciarra fa coming-out e si dichiara non binario
Nel suo cortometraggio Ikos, intepretato da Edoardo Purgatori (Le fate ignoranti, serie TV), il regista denunciava episodi di bullismo subiti nel corso della sua adolescenza in un paese in provincia di Foggia. Recentemente Giuseppe Sciarra (Venere è un ragazzo) ha spiegato qual è la sua identità di genere.
Mi sentivo una bambina. Mi piaceva stare con le bimbe e mi identificavo nel genere femminile. I bambini non mi piacevano. Li trovavo troppo rudi e maneschi. Poi man mano crescendo sono cambiato e mi sono identificato più col genere maschile, inizialmente per costrizione e poi perché ha incominciato a piacermi fare a botte e essere più rude. In entrambi i casi ho vissuto queste mie due identità con gioia e sofferenza. Non come avrei voluto.
Credo di essere giunto a una fase splendida della mia vita in cui dopo aver sperimentato la mia parte femminile e quella maschile, sento che posso andare oltre e essere libero. Chiamatemi come volete! Non mi sento né uomo né donna, vado al di là delle categorie e vivo la mia natura e le mie azioni senza doverle necessariamente etichettare aderendo al di là cliché. Voglio essere a modo mio. Come dico io e se per qualcuno è un problema non lo per me è. Mi dispiace che non sia in pace con se stesso.
Sciarra ha anche parlato del DDL Zan:
Trovo scandaloso e ridicolo che questa legge abbia subito tanto ostracismo da gente come Pillon che considero un frustrato oltre che un personaggio indegno di ricoprire un ruolo politico all’interno del nostro paese. Dobbiamo lottare affinché questa legge venga approvata. Scendere in piazza e fare una rivoluzione se è necessario. Basta subire passivamente il volere di certi personaggi del mondo della politica.