Glenda Jackson: biografia, carriera e vita privata di un’attrice divisa fra arte e politica
Dalla recitazione alla politica, Glenda Jackson ha condotto una vita sempre sulla cresta dell'onda.
Gli artisti non muoiono mai. Spentasi questo giovedì a Londra, all’età di 87 anni, Glenda Jackson rimarrà impressa in eterno nei ricordi di chi l’ha apprezzata prima come attrice di talento e, quindi, in politica.
La biografia, la carriera e la vita privata di Glenda Jackson
Nata il 9 maggio 1936 a Birkenhead, poco lontano da Liverpool, crebbe in una famiglia operaia e già da ragazzina contribuì alle economie familiari, lavorando presso una farmacia. Seguito dei corsi di recitazione al RADA, esordì davanti alla telecamera nel 1956, con un ruolo in The Extra Day. Il battesimo di fuoco sul palcoscenico teatrale arrivò l’anno seguente, scritturata nella pièce Tavole separate di Terence Rattigan. Messo in mostra tutto il proprio potenziale, si guadagnò la chiamata della Royal Shakespeare Company, dove portò avanti una lunga e fruttuosa collaborazione con il regista Peter Brook.
Nel 1958 convolò all’altare con Roy Hodges (i due si separarono nel 1976), da cui ebbe un figlio. Il successo mainstream bussò, invece, alla porta a cavallo tra i Sixties e i Seventies, valorizzata da Ken Russell nelle pellicole Donne in amore e L’altra faccia dell’amore, entrambe molto chiacchierate. Per la prima ricevette il premio Oscar come miglior attrice. La seconda statuetta la vinse pochi anni più tardi per Un tocco di classe di Melvin Frank, che ne tirò fuori il lato di attrice brillante. In nessuna delle due cerimonie partecipò, mandando al suo posto delle colleghe altrettanto famose. Il fitto calendario di impegni sul set si concluse con il primo ritiro nel 1992, durante l’uscita di The Secret Life of Arnold Bax.
Nel frattempo, emerse, infatti, in maniera preponderante un altro forte interesse di Glenda Jackson: quello per la politica. Sempre nel ’92 fu nominata deputato laburista nella Camera dei comuni e l’impossibilità di portare avanti entrambi le professioni la costrinse a fare una scelta. Sebbene fosse un ambito per lei nuovo, seppe ottenere il rispetto dei compagni di partito e anche dei suoi avversari. L’apice degli oltre due decenni di carriera lo raggiunse nel 1997, venendo eletta sottosegretaria ai trasporti per un paio d’anni. Per la prima volta, nel 2015 si chiamò fuori dalle elezioni generali nel Regno Unito, a causa dell’età, prossima a festeggiare il 79° compleanno.
Da lì Glenda Jackson riprese in mano l’attività di interprete, chiamata nell’ottobre 2016 a vestire i panni della protagonista in Re Lear all’Old Vic di Londra. La convincente performance le valse gli apprezzamenti di pubblico e critica, nonché una nomination al Laurence Olivier Award. Trascorso un trentennio dalla precedente occasione, nel 2018 si ripresentò a New York in Tre donne alte, dramma di Edward Albee alla prima rappresentazione in quel di Broadway, che, sotto le sembianze di A, le consentì di aggiudicarsi un Tony Award.
Diretta da Sam Gold, rimase a Broadway per impersonare nuovamente Lear nel 2019. Lo stesso anno rifece capolino sul piccolo schermo, nel film TV Elizabeth is Missing, per cui le venne riconosciuto un BAFTA.