Godzilla vs Kong: il regista avrebbe dovuto realizzare il sequel di King Kong di Peter Jackson

Peter Jackson ha pianificato il sequel di King Kong quasi 10 anni fa, con il regista di Godzilla vs Kong

Godzilla vs Kong è un enorme salto nel cinema basato sugli effetti speciali per il regista Adam Wingard, ma ora si scopre che la sua transizione da indie a blockbuster era prevista circa 10 anni fa, proprio con il sequel pianificato da Peter Jackson del suo King Kong del 2005! Jackson si è interessato alla regia Wingard quando si è iniziato a vociferare del suo rivoluzionario film horror You’re Next.

“Dobbiamo tornare indietro nel tempo fino al 2013 o giù di lì, quando You’re Next stava per uscire nelle sale”, ha detto Adam Wingard a /Film. “Non so come ma Peter Jackson è riuscito a vedere una prima versione di You’re Next e voleva che dirigessi il sequel del suo film King Kong. Si sarebbe semplicemente chiamato Skull Island. Simon Barrett stava per scriverlo. Mary Parent, che ora dirige la Legendary e che ha prodotto questo film [Godzilla vs Kong], era d’accordo. Ma questo film è stato girato alla Universal, e in qualche modo i diritti di King Kong sono finiti alla Warner Bros. Il film è finito nel dimenticatoio. Credo che l’aver ottenuto la fiducia di Peter Jackson sia rimasto nella mente di Mary ed è per questo che ora mi trovo qui”.

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La Warner Bros. alla fine è andata avanti con la sua versione del Monsterverse, facendo uscire il tentpole del 2017 di Jordan Vogt-Roberts Kong: Skull Island. Il regista ha detto a IndieWire che è sempre stato il suo obiettivo salire di livello a regista di blockbuster per lo studio, ma non per le ragioni che potreste pensare: “Non credo che non diventerò mai un regista indipendente. Negli anni ho seguito una mia strada, cercando di arrivare a questo punto. Volevo diventare regista per realizzare grandi film di fantascienza di Hollywood. Questi sono i film che mi hanno ispirato a diventare regista, Star Wars, Alien… Non vedo l’ora di poter utilizzare il mio potere acquisito per tornare indietro e fare film indie, più piccoli e su cui avrò ancora più controllo”.