Green Book: il produttore afferma che il film era diretto ai “vecchi bianchi razzisti”
"Occasionalmente è necessario creare un film diretto ai vecchi bianchi", afferma Jonathan King di Participant Media.
Il produttore di Green Book Jonathan King afferma che il film era rivolto principalmente a un pubblico di “vecchi bianchi”
Il film vincitore di un Premio Oscar, Green Book, ha diviso il pubblico e la critica su come la pellicola abbia inscenato la storia. Il film ha infatti attirato critiche soprattutto per aver raccontato la storia di un afro-americano attraverso la prospettiva di una persona bianca. Ora uno dei produttori spiega che la storia è stata raccontata in quel modo perché il film aveva un preciso target: un pubblico anziano, bianco.
“Il pubblico per quel tipo di film è in gran parte più vecchio e in gran parte bianco”, ha detto Jonathan King, presidente della Participant Media. “Se credi che i vecchi bianchi razzisti siano un problema del passato, guardati attorno, perché non è così.”
King ha parlato, durante un panel, sulla diversità e l’inclusione alla Milken Global Conference a Beverly Hills, in California, lunedì. “Occasionalmente è necessario creare un film diretto ai vecchi bianchi”, ha aggiunto.
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Nel film, il pianista Don Shirley (Mahershala Ali) attraversa il Paese insieme al suo autista italoamericano Tony “Lip” Vallelonga (Viggo Mortenson).