Guardiani della Galassia Vol. 2 – chi è realmente Mantis?

Quando il primo film di Guardiani della Galassia è stato rilasciato al cinema, il regista James Gunn era convinto che avrebbe voluto includere più personaggi femminili nel suo sequel e ampliare i ruoli di Gamora e Nebula. Nella fase di scrittura della sceneggiatura e poi con la regia, Gunn ha mantenuto quella promessa in Guardiani della Galassia Vol. 2, non solo dando a Gamora e Nebula un proprio arco narrativo tra sorelle da esplorare, ma anche per introdurre un nuovo personaggio: Mantis (interpretato da Pom Klementieff).

Prima di apparire nel volume #112 degli Avengers nel 1973, la storia del fumetto di Mantis è più noiosa di quello che sembra. In origine era destinata a diventare la Madonna celeste, una figura che dopo l’allenamento con un ordine di monaci di Kree si sarebbe unito ai Cotati (esseri della pianta telepatica) e dare vita al Messia Celeste. La vita non è veramente andata in quel modo per Mantis, ma dopo aver imparato a comunicare con i Cotati ha sviluppato delle grandi abilità empatiche. Il personaggio si unisce quindi per un breve periodo ai Vendicatori, li aiuta a combattere Loki e Dormammu durante la guerra degli Avengers / Defenders, e successivamente assume una forma astrale per volare nello spazio con il marito The Swordsman.

Da lì, Mantis apparirà occasionalmente in tutti gli altri fumetti della Marvel (e stranamente anche in quella di altri editori), ma mai in un ruolo significativo fino all’evento crossover 2007-2008, Annihilation: Conquest. Durante tale racconto, aiuta Peter Quill, Gamora, Drax, Rocket e Groot per fuggire da una prigione di Kree. Non erano ancora i Guardiani della Galassia, ma all’insistenza di Quill (e con un piccolo aiuto dei poteri di Mantis) finiscono poi per riunirsi e diventare il gruppo che poi conosciamo.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – chi è realmente Mantis?

In questa moderna replica dei Guardiani, Mantis è un membro fondatore, ma la sua inclusione nei Guardiani della Galassia Vol. 2 è molto diversa da quello che abbiamo detto poco fa. Per cominciare, i Guardiani sono già una squadra consolidata. Ad incontrare Mentis non è tutto il team, ma semplicemente Star-Lord, Gamora e Drax. Non c’è nessuna prigione di Kree in questa introduzione, anche se Mantis svolge un ruolo fondamentale per aiutare i Guardiani a scappare. Ancora, potrebbe non destinata a dare vita a un Messia celeste (almeno non in questo film), ma Mantis del MCU condivide un legame forte con almeno un essere celeste – Ego, Il pianeta vivente.

Mantis è stata trovata da Ego quando era solo una larva e portata a vivere con lui (o – per essere più chiari – su di lui). Non abbiamo mai conosciuto le circostanze esatte in cui Mantis è stata trovata da Ego, non sappiamo quindi se è stata abbandonata, se la sua specie fosse ormai estinta o, peggio, semplicemente rapita da Ego. Indipendentemente da come è finita con lui, Mantis ha avuto pochissimi contatti con il mondo esterno, ecco quindi spiegato il suo carattere timido e introverso. Non comprende veramente le abitudini degli altri e questo comporta alcune interazioni scomode. È attraverso l’incontro con Peter, Gamora, ma per lo più Drax, che inizia a sapere come interagiscono gli esseri umani mortali, diventando più aperti alla loro prospettiva.

In Guardiani della Galassia Vol. 2, Mantis è ancora un Empath che può sentire i sensi degli altri attraverso il tocco. Essendo in grado di leggere queste emozioni, può anche poi manipolarli. È per questo che Ego mantiene la ragazza in vita, perché è grazie a lei se allieva la sua solitudine.

Nella prima parte del film, la ragazza è un’alleata di Ego, ma questo è solo perché Ego è l’unica cosa che abbia mai conosciuto. Passare il tempo con gli altri la aiuta a comprendere che c’è molto di più nella sua vita, oltre ad essere la serva del dio.

Mantis è già pronta a tornare per Infinity War e Guardiani della Galassia Vol. 3, quindi ci si aspetta che entrerà a far parte a pieno titolo della squadra scalmanata degli eroi spaziali.