Guardiani della Galassia Vol. 3, Chukwudi Iwuji attacca il suo personaggio: “è sadico”
Il film, diretto e scritto da James Gunn, pone fine all'epopea degli Avengers Galattici per come la conosciamo.
Guardiani della Galassia è sicuramente uno dei franchise più sorprendenti del Marvel Cinematic Universe: quando nel 2013 Kevin Feige ha scelto James Gunn per lanciare questi interessanti personaggi nell’MCU probabilmente non si aspettava tutta questa attenzione dietro gli Avengers Galattici che sono diventati i personaggi preferiti di milioni e milioni di persone. Una saga che poi è continuata con il secondo capitolo, uscito nelle sale nel 2017, uno speciale natalizio (arrivato l’anno scorso a novembre) ed infine il terzo e conclusivo capitolo, che segna l’addio dei Guardiani, ma anche di James Gunn che d’ora in poi si lancerà a tempo pieno con il suo lavoro alla DC.
Guardiani della Galassia Vol. 3 è arrivato nelle sale italiane il 3 maggio 2023
Detto questo, Guardiani della Galassia Vol. 3 presenta all’interno dell’universo cinematografico e seriale dei Marvel Studios, un villain davvero molto temibile e affascinante, ovvero l’Alto Evoluzionario, un intelligentissimo genetista che cerca di creare la razza perfetta, facendo continui esperimenti con animali e altri prodotti creati dalla sua mente. Una figura decisamente detestabile, così tanto, a quanto pare, da non essere difesa nemmeno dall’attore che interpreta l’antagonista, ovvero Chukwudi Iwuji (che ha già lavorato recentemente con Gunn all’interno di Peacemaker) che, in un’intervista per The Hollywood Reporter, ha deciso di dire la sua sul villain, non spendendo parole di elogio.
“Quello di cui non si rende conto è che il difetto è in lui. È profondamente insoddisfatto di se stesso e lo proietta all’esterno. Vedrebbe sempre un difetto che deve correggere. Non si fermerebbe mai. È una ricerca instancabile e senza fine. Non credo che io debba difendere il mio personaggio. È sadico. Il suo modo di pensare ci ha portato ad alcuni dei periodi più terribili della nostra storia e dell’umanità. Persone che pensano di conoscere la risposta giusta, persone che vogliono purificarsi, persone che pensano di voler trovare la perfezione. Quindi non posso difenderlo, ma posso difenderlo interpretandolo, perché è stato un dono per un attore.”
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