Guillermo del Toro spiega la dura lezione imparata con Alle montagne della follia
Guillermo del Toro è andato vicinissimo dal girare Alle montagne della follia. Il fallimento del progetto gli ha impartito una dura lezione sugli studios.
Ci ha provato per anni, ma Guillermo del Toro non è purtroppo mai riuscito a realizzare Alle montagne della follia.
L’idea di adattare il racconto di H.P. Lovecraft è sempre stato un pallino del regista. Con le opere di Lovecraft ormai di pubblico dominio, Guillermo del Toro ha cercato invano di convincere gli studios a farne un film. La sua idea era quella di un horror R-Rated su grande scala. Ovviamente, non proprio quello che mette l’acquolina alle grandi compagnie.
Già nel 2010, il regista aveva dichiarato:
“È molto difficile per uno studio fare il passo e realizzare un grande film vietato ai minori con un finale disincantato e nessuna storia d’amore.”
Parlando con Collider, Guillermo del Toro spiega come poco sia cambiato di recente, soffermandosi sull’eterna pre-produzione del progetto:
“Un giorno vi farò vedere i concept, ti mostrerò tutto ciò che abbiamo fatto. Abbiamo realizzato più di 300 illustrazioni, abbiamo fatto storyboard e modelli… abbiamo fatto un’intera presentazione. E ti metterai a piangere. Ti chiederai: ‘Perché?'”
Evidentemente, il fallimento del progetto è ancora una ferita aperta per Guillermo del Toro, il quale tiene a precisare che, al contrario di come pensano in molti, registi come lui hanno ben poco potere decisionale:
“Molte persone pensano che i registi siano come Cesare, seduti su un divanetto mentre vengono imboccati con dell’uva, e tu non devi che dire: ‘Vorrei fare Alle montagne della follia adesso.” E non è così. Sei un colletto blu che si deve fare strada con il lavoro, mettendo numeri davanti agli studios, mettendo [insieme] pacchi e qualsiasi altra cosa, e devi spostare le tue cose. È per questo che ho provato a fare un film piccolo e uno grande, perché nei film piccoli, soffri per il budget, ma hai totale libertà. Puoi fare quello che vuoi. Hai una linea da seguire.”
Guillermo del Toro spiega la dura lezione imparata con Alle montagne della follia
Ripensando a quell’esperienza, del Toro è consapevole di aver imparato una dura lezione:
“Pensavamo di avere una pacco molto buono e sicuro. Avevamo $150 [milioni], Tom Cruise e James Cameron a produrre. La ILM si sarebbe occupata degli effetti, avevamo i disegni e i concept perché penso davvero che questo horror gigantesco sarebbe fenomenale… ma c’è stata una divergenza di opinioni. Lo studio non la pensava allo stesso modo. È stata colpa del vietato ai minori. Se fosse stato un PG-13 o se io avessi detto che sarebbe stato un PG-13… ma sono un Boy Scout fino in fondo. Avrei dovuto mentire, ma non l’ho fatto.”
E il regista non crede nemmeno che il successo di blockbuster recenti R-Rated quali Deadpool e Logan possa veramente cambiare le cose:
“Dall’esterno, pensiamo tutti che gli studios impareranno questo o quello, ma per gli studios non funziona così. Ricordo una barzelletta che mi è stata detta riguardo un ubriaco che va in un ritrovo cristiano. Gli versano un bicchiere di alcol e gli mettono un verme [dentro] e vedi la carne del verme dissolversi nell’alcol. E gli chiedono: ‘Cosa hai imparato?’ E l’ubriaco risponde: ‘Che se bevo, non avrò i vermi.’ È più o meno così che funziona la mentalità degli studios. Ogni cosa è un’eccezione. Devi arrivare in un modo o con dei numeri che abbiano senso.”
Il destino di Alle montagne della follia sembra dunque difficile da invertire. Fortunatamente, Guillermo del Toro è riuscito a far partire il suo prossimo progetto: The Shape of Water. Noi non possiamo che attendere con trepidazione di vedere il film dell’immaginifico regista messicano approdare sul grande schermo.