Guillermo del Toro esalta il valore della collaborazione: “il cinema non è una monarchia”
In un'intervista per Variety, il famoso cineasta messicano ha avuto lo spazio per condividere la sua personale visione artistica.
Guillermo del Toro Gómez è sicuramente uno dei registi e sceneggiatori più rappresentativi del cinema attuale: l’artista, anche scrittore e produttore cinematografico, ha esordito nel 1985 con il suo primo cortometraggio, Doña Lupe, per poi costruire, anno dopo anno, un universo cinematografico vivido e intenso, popolato da strambe creature, antieroi, freak e una passione del tutto genuina per il potere delle storie e della creatività. Un’artista pluripremiato che è molto amato dal pubblico e dalla critica che recentemente si è raccontato a Variety, in particolare in occasione del Variety‘s Awards Circuit Podcast. In questa cornice del tutto peculiare, il cineasta ha avuto modo di parlare di molti argomenti.
Guillermo del Toro ha recentemente raggiunto il piccolo schermo con Cabinet of Curiosities
Guillermo del Toro, oltre a raccontare dei suo progetti incompiuti (si tratta di ben 22 sceneggiature ancora non realizzate, tra le quali spicca l’adattamento di Alle montagne della follia di Lovecraft, che a detta dell’autore deve essere riscritto in chiave stop motion), ha avuto modo di parlare approfonditamente della sua filosofia artistica, spiegando che per lui la collaborazione, anche tra colleghi, è un valore molto importante perché la settima arte non deve essere affatto vista come una monarchia.
Non siamo in una monarchia. Gestiamo un bellissimo sforzo di collaborazione. Agli animatori viene data voce. Ciò che è impossibile per una monarchia è uno stato desiderabile per un narratore. È importante avere l’ultima parola. Non è importante avere l’unica parola.
Delle affermazioni decisamente molto forti e intense quelle di Guillermo del Toro che sottolineano quanta attenzione e passione il cineasta dedica al mondo cinematografico, un modo che ama immensamente. Tra l’altro vi ricordiamo che a breve arriverà il Pinocchio rivisto proprio dal film-maker messicano, che sarà disponibile in alcune sale limitate dal 4 dicembre 2022, mentre sarà pubblicato su Netflix il 9 dicembre 2022.