Guillermo del Toro e la storia vera dietro l’ispirazione per il suo prossimo film
Con il suo prossimo film, Frankenstein, Guillermo del Toro continua a esplorare il rapporto padre-figlio
Guillermo del Toro sta per completare quella che lui stesso definisce la sua “Trilogia del padre” con il prossimo adattamento di Frankenstein. Questa serie di film, iniziata con Nightmare Alley e proseguita con Pinocchio, esplora temi profondamente legati alle relazioni paterne e alle complessità emotive che queste comportano. La trilogia riflette anche esperienze personali del regista, in particolare il traumatico rapimento di suo padre nel 1997.
Il tema del padre nella filmografia di Guillermo del Toro
Nel 1997, il padre di Guillermo del Toro, Federico del Toro Torres, fu sequestrato e tenuto in ostaggio per 72 giorni. L’intervento del regista James Cameron, che finanziò un negoziatore per il rilascio, fu cruciale. Del Toro ha poi chiarito che il riscatto fu pagato dalla sua famiglia, mentre Cameron si offrì di coprire i costi del negoziatore. Questo evento ha portato del Toro a lasciare il Messico, un esilio autoimposto che ha profondamente influenzato la sua visione creativa.
La relazione padre-figlio è un tema ricorrente nei film di Guillermo del Toro, spesso incentrata su dinamiche complesse e tormentate. In Nightmare Alley, il protagonista affronta le conseguenze di un conflitto irrisolto con il padre, mentre in Pinocchio, Geppetto lotta con la perdita di suo figlio biologico e la difficile accettazione di un figlio artificiale.
Con il suo prossimo film, Frankenstein, Guillermo del Toro continua a esplorare il rapporto padre-figlio, questa volta attraverso la lente del classico romanzo di Mary Shelley. Il film promette di includere aspetti del libro mai trasposti prima sul grande schermo, offrendo una versione che, secondo il produttore J. Miles Dale, sarà fortemente influenzata dalle esperienze personali del regista.