Guy Ritchie citato in giudizio per il suo film The Gentlemen. Tutto quello che sappiamo

Guy Ritchie, noto regista britannico di film come i film di Sherlock Holmes con protagonista Robert Downey Jr., Operazione U.N.C.L.E. (2015), King Arthur – Il potere della spada (2017), Aladdin (2019), La furia di un uomo – Wrath of Man (2021), è stato citato in giudizio per aver violato un contratto a riguardo del suo film The Gentlemen (2019).

La causa è stata portata all’Alta Corte di Giustizia di Londra il mese scorso dall’attore e sceneggiatore Mickey De Hara, con cui Ritchie aveva collaborato in precedenza nel film RocknRolla (2008). Di seguito vi spieghiamo meglio le ragioni della citazione in giudizio.

Guy Ritchie citato in tribunale per aver copiato la storia di The Gentleman

Secondo i documenti portati in tribunale, Guy Ritchie avrebbe commissionato a De Hara la scrittura di un copione che facesse da sequel a RocknRolla, film in cui i due avevano collaborato insieme, e che fosse basata sulle “esperienze di vita” di De Hara. Secondo i giornali britannici, l’attore e sceneggiatore in passato è stato processato per il possesso di cannabis – con l’intento poi di venderla -, e ha scontato la pena anche in carcere.

I fatti risalirebbero al 2018 quando De Hara aveva consegnato la sceneggiatura – una storia che aveva come protagonista un uomo che possiede un business di marijuana – al noto regista che gli aveva fatto sapere di non essere più interessato alla realizzazione del film, poiché “il tempo del film sui gangster è finito“.

Due anni dopo ha visto la luce però The Gentlemen, dove Matthew McConaughey interpreta un gangster, di nome Mickey, che cerca di vendere il suo impero della marijuana. De Hara sostiene infatti che il film è una riproduzione “sostanziale” della sua sceneggiatura. Secondo la citazione in giudizio, il film di Ritche copierebbe i personaggi, la loro caratterizzazione, e “aspetti unici della trama“, incluso il protagonista che ha un impero della droga, e un aristocratico con un figlio tossicodipendente.

Inoltre, secondo De Hara, una scena in specifico del film sarebbe uno riproduzione esatta della sua sceneggiatura. La scena in specifico, è quella in cui Coach (nel film interpretato da Colin Farrell), leader di un gruppo di giovani lottatori – chiamati i Toddlers (traduzione “i bambini”) -, fa rissa con alcuni ragazzini in un bar e spruzza dell’aceto nei loro occhi. De Hara evidenzia come la sua sceneggiatura avesse un personaggio proprio di nome Coach, a capo di una banda chiamata The Baby Squad.

Mickey De Hara ha poi rilasciato altre informazioni; dopo che il film è stato rilasciato nel 2020, ha mandato un messaggio al regista britannico Richie per chiedergli spiegazioni sulle numerose similarità tra le due storie, al che il regista gli ha risposto: “Mickey, io e la mia gente abbiamo cercato di contattarti per svariati anni. Ma non c’è stata alcuna risposta. Sono felice comunque di sedermi e fare una chiacchierata“.

De Hara comunque nega ogni qualsiasi contatto prima di tale scambio di messaggi. Inoltre, ha sottolineato come alla sua richiesta di essere citato come scrittore, almeno prima del rilascio digitale del film, il regista e un suo associato gli hanno riferito che non era possibile ma che gli avrebbero dato un writing credit per un qualsiasi film successivo (anche se non fosse coinvolto nella realizzazione).

“Penso sia troppo tardi Mickey“, aveva scritto il regista secondo quanto emerso dai documenti. “Ci proverò, ma tutto quello che posso fare è darti un credito in qualcosa in futuro. Fammi vedere quello che posso fare. Onestamente, abbiamo cercato di contattarti“, ha scritto Richie nei messaggi.

Secondo quanto emerso dai documenti portato in tribunale, De Hara “non ha intenzione di essere citato in materiale originale a cui lui non ha lavorato“, ma al contrario chiede “credito per il lavoro originale che è stato usato in The Gentlemen senza il suo consenso e senza pagamento della remunerazione discussa“. Lo sceneggiatore De Hara chiede a Ritchie anche più di 250.000$, che include quote dai profitti del film.

Guy Ritchie non ha ancora portato documenti per la sua difesa.

Leggi anche Rennervations: recensione della docu-serie Disney+ con Jeremy Renner