Harry Potter: Chris Columbus vorrebbe girare un sequel!
Il regista vorrebbe portare sul grande schermo Harry Potter and the Cursed Child.
In occasione dei 20 anni di Harry Potter, Chris Columbus rilascia importanti dichiarazioni
Harry Potter e la Pietra Filosofale sta per compiere 20 anni, il primo capitolo della fortunata saga per ragazzi è infatti uscito il 16 Novembre del 2001, e proprio il regista di quel film (e del suo sequel), Chris Columbus, è tornato di recente sul tema, rilasciando alcune interessanti dichiarazioni. Columbus ha infatti detto, tra le altre cose, che una delle sue “piccole fantasie” è quella di dirigere Harry Potter and the Cursed Child, lo spettacolo teatrale realizzato come sequel della saga: “Mi piacerebbe molto dirigere The Cursed Child. È un’ottima opera e i ragazzi hanno anche l’età giusta per interpretare quei ruoli. È una mia piccola fantasia”. E chissà che qualcuno alla Warner Bros. non gli dia ascolto, dato che se è in corso la saga prequel, con i cinque film di Animali Fantastici, potrebbe tranquillamente esserci spazio anche per un sequel.
Nel corso dell’intervista, Chris Columbus ha parlato anche di com’è stato lavorare con Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, svelando anche qualche aneddoto: “Nel primo film non c’era molta esperienza professionale tra tutti e tre. Ecco perché abbiamo dovuto girare così tante scene. Per i primi tre mesi ho potuto girare solo un primo piano di uno degli attori prima che perdessero la concentrazione. Nelle prime due settimane tutti i ragazzini erano così entusiasti di far parte del film di Harry Potter che praticamente sorridevano tutto il tempo in camera. Non riuscivo a farli smettere di sorridere”
Il regista ha anche rivelato di non aver più visto nessun film della saga per intero dall’epoca della premiere, ma che comunque li guarda a spezzoni quando passano in TV, e capita abbastanza spesso: “Ne guardo pezzetti continuamente, in particolare nel periodo tra il Ringraziamento e il Capodanno, quando sono su ogni singolo canale via cavo, 24 ore al giorno. Giro tra i canali, lo becco e guardo una scena. Sono nostalgico perché sono molto orgoglioso di quel primo film. Riuscire a sorridere e capire che la gente lo sta ancora guardando vent’anni dopo è una bella sensazione”.