Harry Potter e quella scena post-credits che non tutti hanno visto
Harry Potter e la camera dei segreti, diretto da Chris Columbus, contiene una sequenza che probabilmente non tutti hanno visto.
Harry Potter è uno dei personaggi più famosi ed interessanti della letteratura fantasy attuale: nato dalla penna della scrittrice britannica J.K. Rowling, dal 1997 al 2007 è stato protagonista di una saga letteraria composta da ben 7 romanzi che sono stati adattati sul grande schermo a partire dal 2001 grazie a Warner Bros. Un franchise filmico che è stato un successo su tutti i fronti, configurandosi come uno degli universi più redditizi della storia del mondo dell’intrattenimento e che continua ad avere una sua importanza notevole nonostante la saga principale sia sia conclusa con Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, nel 2011.
Harry Potter sta allargando i suoi orizzonti con spin-off e videogiochi
Detto questo, non tutti sanno che, come riporta Nerdpool, che il secondo capitolo cinematografico ovvero Harry Potter e la camera dei segreti, uscito nelle sale il 6 dicembre 2002, contiene una scena post-credits. Una tradizione filmica che è iniziata fin dai tempi della saga cinematografica di James Bond (dove nei vari film si faceva intuire che l’agente britannico sarebbe tornato con un progetto successivo) e che è stata sbandierata in particolare dai Marvel Studios che l’hanno resa un vero e proprio marchio di fabbrica della loro company, trasformando queste sequenze non solo in mezzi di comunicazione molto potenti ma anche in artifici narrativi in grado di connettere tutto l’universo di riferimento.
Tornando ad Harry Potter e la camera dei segreti, dovete sapere che al termine del lungometraggio viene mostrata una scena in cui viene in quadrato un libro dalla copertina inequivocabile: vediamo il Professor Gilderoy Allock (che ha il volto di Kenneth Branagh) sopra la scritta “Chi sono io?”, una sua possibile autobiografia che, a giudicare dallo sfondo, potrebbe aver scritto direttamente dall’ospedale. Per chi non lo sapesse, verso la fine del film (e ciò accade anche nel libro), l’insegnante di Difesa contro le Arti Oscure usa erroneamente la bacchetta magica rotta di Ron Weasley e il suo incantesimo di memoria gli si ritorce contro, dimenticando tutto. La pellicola in modo intelligente suggerisce il futuro del personaggio, contenuto in realtà all’interno del quinto libro, L’Ordine della Fenice, in cui lo stesso Harry incontra Allock all’ospedale San Mungo.
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