Harry Potter, J. K. Rowling rivela: “La licantropia di Lupin è una metafora dello stigma dell’AIDS”
Remus Lupin è ispirato ai malati di AIDS e HIV? Stando alle parole di J. K. Rowling, sembrerebbe proprio di sì.
In un’intervista rilasciata nel 2016, J. K. Rowling ha rivelato come è nato il personaggio di Remus Lupin in Harry Potter
La reunion di Harry Potter ci ha riportato nel magico mondo di Hogwarts dopo un decennio dall’ultimo capitolo cinematografico della saga. L’emozione di rivedere il cast insieme dopo tanti anni è stata tanta, soprattutto per le generazioni che hanno vissuto interamente la grande epoca di una delle saghe più iconiche nella storia del cinema. I fan, però, hanno notato diverse assenze come Michael Gambon (Silente), Maggie Smith (la professoressa McGranitt) e David Thewlis (il professore Remus Lupin) su tutte.
Sulla scia del clamore mediatico che la reunion di Harry Potter ha suscitato dalla sua uscita, sono tornate in auge alcune dichiarazioni di J. K. Rowling sulla genesi del personaggio di Remus Lupin, licantropo e professore di Difesa contro le Arti Oscure che ha debuttato nella saga nel corso del terzo capitolo Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. La scrittrice britannica, in un’intervista che risale al 2016, ha rivelato che il personaggio – soprattutto la sua licantropia – ha a che fare molto con l’AIDS:
La condizione di licantropia di Lupin è una metafora per quelle malattie che si portano dietro lo stigma, come l’HIV e l’AIDS. Le malattie che riguardano il sangue sono circondate dalle più svariate superstizioni, probabilmente a causa di un tabù sul sangue stesso. La comunità dei maghi è incline all’isteria e al pregiudizio nei suoi confronti come la nostra, per cui il suo personaggio mi ha dato la possibilità di esaminare queste attitudini.
La metafora è molto visibile. Lupin, infatti, viene infettato dal virus della licantropia da giovane e l’infezione viene trasmessa da soggetto a soggetto attraverso il sangue. La sua personalità è timida, insicura e riservata e si impone di mantenere il segreto sulla malattia per non far sì che questo lo pregiudichi sul piano sociale e affettivo. Nonostante tutte le sofferenze, come ben sanno i fan della saga, riesce a sposarsi e ad avere dei figli.