Harry Potter, Rupert Grint spara a zero: “la saga era soffocante”

Harry Potter è una saga letteraria di grande spessore che ha consacrato al pubblico il talento di J.K. Rowling, rilanciando il fantasy ad un livello spessore e al tempo stesso coinvolgendo grandi e piccini. Il mondo di Hogwarts, che tra l’altro vivrà anche in un videogioco di Avalanche Software, ha visto il suo massimo splendore, contemporaneamente alla letteratura, sul grande schermo, un franchise cinematografico interamente gestito da Warner Bros. che ha dato vita a degli introiti da capogiro. Nonostante questa serie di pellicole abbia terminato il suo corso già nel 2011, con Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, si continua a parlare della saga.

Harry Potter è terminato sul grande schermo nel 2011

In primis perché si parla da tempo di un possibile reboot di Harry Potter, in seconda battuta perché, a quanto pare, continua a fare notizia. In una recente intervista con Rupert Grint, interprete di Ron Weasley, per Bustle, il divo ha raccontato che il suo impegno con il franchise WB è stato piuttosto impegnativo, a tal punto da definirlo soffocante in quanto non gli dava lo spazio necessario per altri progetti.

Harry Potter era così impegnativo – [le riprese] tutto l’anno, poi avremmo promosso il resto del tempo. Era abbastanza soffocante. Volevo una pausa, riflettere su tutto… È stata un’esperienza fuori dal corpo per un po’, ma penso che abbiamo finito al momento giusto. Se avessimo continuato, sarebbe potuta andare in discesa.

Ad ogni modo, una volta usciti dall’universo di Harry Potter, tutti gli attori protagonisti hanno avuto la possibilità, finalmente, di dimostrare il loro incredibile talento anche in altri contesti. Per quanto riguarda Grint in particolare, recentemente lo abbiamo visto in Bussano alla porta (2023) di M. Night Shyamalan, Cabinet of Curiosities (2022), Servant (2019-2022) e molti altri prodotti sia sul grande che sul piccolo schermo.

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