Holly e Benji accusato di sessismo: il cartone finisce sotto processo
Tutto ha avuto inizio in Cile, dopo la messa in onda del cartone animato da parte dell'emittente televisiva TVN.
Holly e Benji è stato accusato di sessismo ed è finito sotto processo per una scena in cui Julian Ross dà uno schiaffo ad Amy Aoba
Holly e Benji, storico anime tratto dal manga Capitan Tsubasa, rappresenta ancora oggi uno dei cartoni più amati di sempre, capace di rimanere nel cuore di intere generazioni. Nel mese di luglio, saranno trascorsi esattamente 35 anni dalla prima messa in onda della serie animata nella TV italiana ma in questi giorni il cartoon è tornato a far parlare di sé per un motivo molto meno piacevole rispetto ad un anniversario. Holly e Benji è stato infatti accusato di sessismo ed è finito al centro di numerose polemiche per una sequenza specifica che vede protagonista il personaggio di Julian Ross.
Tutto è accaduto dopo che l’emittente televisiva cilena TVN ha riproposto il celebre anime. Al network è arrivata una multa pari a 6mila euro dal CNTV (National television Council) per via della scena in cui Julian Ross, capitano della Mambo di Tokyo, schiaffeggia Amy Aoba, la manager della sua squadra rea di aver rivelato a Oliver Hutton (Holly) i suoi problemi cardiaci.
Proprio questo episodio, il numero 33, ha scatenato le polemiche, alimentando l’accusa di aver incitato la violenza sulle donne. A quanto pare, però, la sentenza della Corte d’appello ha annullato la multa ed ha archiviato il caso. Il giudice della Corte di Santiago ha spiegato che questo gesto non debba essere considerato lesivo della dignità della donna ma piuttosto una risposta alla “slealtà della donna”, ed ha giustificato Ross che “soffre di un problema cardiaco che vuole mantenere segreto e una ragazza che lui considera amica lo rivela al suo rivale, così lui schiaffeggia la ragazza in una frazione di tempo minore di un minuto, perché pensava che lei non avesse diritto di raccontare il suo segreto, in quanto avrebbe tolto al suo rivale il desiderio di competere; così facendo ha indicato alla ragazza la sua volontà di non vederla più intervenire nella questione“.