Hugh Grant abbandonato da Hollywood: “Sono diventato troppo vecchio, grasso e brutto per fare commedie romantiche”

Hugh Grant rivela come ha reinventato la sua carriera dopo essere stato abbandonato da Hollywood.

Hugh Grant è un attore britannico noto per i suoi ruoli da protagonista nelle commedie romantiche, dove ha sempre interpretato un personaggio tenero, divertente e impacciato, ma nei suoi ultimi ruoli ha completamente cambiato registro e la sua carriera ha recentemente preso una svolta più o meno inaspettata, anche se molti non hanno gradito (specialmente l’Umpa Lumpa nel film con Timothée Chalamet Wonka).

In realtà la filmografia dell’attore comprende molti ruoli seri e persino drammatici, lontani dalla reputazione di essere uno degli uomini più attraenti del mondo che si è guadagnato negli anni ’90, come ha ammesso l’attore al Los Angeles Times, ma il cambiamento deriva dal rifiuto dell’industria:

Hollywood mi ha abbandonato. In quel momento non sono stato io a rinunciare a Hollywood. I giorni in cui ero un protagonista ben pagato scomparvero dall’oggi al domani. È stato un po’ imbarazzante, ma mi ha dato la libertà di dedicarmi ad altre cose”.

Prima di entrare in questa fase “da cattivo” come per il film di Dungeons & Dragons, ha lavorato anche a progetti cult come Cloud Atlas delle sorelle Wachowski o Paddington 2, ha lavorato con Guy Ritchie ed è approdato in televisione, che aveva evitato a causa di alcuni pregiudizi.

Sono diventato troppo vecchio, grasso e brutto per fare commedie romantiche, così ho potuto dedicarmi a cose più interessanti. Una delle poche cose che ho imparato nella vita è che se fai qualcosa per soldi, alla fine ti rema tutto contro”.

Ora, in una nuova intervista con Entertainment Weekly, Hugh Grant ha rivelato che una volta aveva considerato di lasciare la recitazione per entrare in politica. “Mi è passato per la mente. Ma è quasi impossibile ottenere qualcosa. È impossibile. Devi portare molte persone con te. La madre di mia moglie è una politica, era una veterana del Parlamento svedese. Ogni volta che si parla di questo argomento mi dice: ‘Non farlo. Tutto è un tiro alla fune e oggi gli abusi a cui ti esponi sono impensabili.'”