Hugh Jackman e il down psicologico durante le riprese di The Son: “Avere uno psicologo sul set è fondamentale”
"Sul set di The Son ho capito di essere senza dubbio molto vulnerabile", ha dichiarato l'attore alla BBC.
Il prossimo 9 febbraio arriverà nelle sale italiane, distribuito da 01 Distribution, The Son, film diretto da Florian Zeller e con protagonista Hugh Jackman nei panni di un avvocato di successo costretto ad affrontare la depressione di suo figlio adolescente. In una recente intervista rilasciata ai microfoni della BBC, l’attore australiano ha ammesso – che per una serie di motivi – le riprese del film sono state per lui un vero e proprio inferno. Un’esperienza difficile, quindi, da lui vissuta, che gli ha permesso di capire quanto un supporto psicologico possa davvero fare la differenza su un set.
Hugh Jackman e il down psicologico avuto sul set di The Son
Hugh Jackman ha spiegato di aver vissuto un enorme stato d’ansia sul set di The Son a causa della tematica del film, delle restrizioni anti-COVID, e in ultimo per la scomparsa di suo padre Christopher, avvenuta nel settembre 2021. “Ho capito di essere senza dubbio molto vulnerabile. Non mi sono preso dei giorni di riposo per elaborare il lutto perché mio padre non ha mai saltato un giorno di lavoro in vita sua. Se lo avesse saputo, mi avrebbe detto di tornare a lavorare”, ha dichiarato l’attore.
“C’è una piccola parte della vecchia scuola del mio cervello che pensa ‘Beh, sta a te risolverlo, se hai bisogno di andare da un medico, per qualsiasi motivo, per il tuo piede, per la tua salute mentale, sai, lo risolvi’. Ma penso che sarebbe certamente un segnale da parte di un datore di lavoro che capisce che prendersi cura dell’intera persona, non solo pagandola, ma prendendosi cura del suo benessere in tutte le sue forme è davvero, davvero importante”, ha aggiunto Jackman.