Il Colore dell’Erba: il primo film per non vedenti
Il Colore dell’Erba è il primo film per non vedenti, diretto da Juliane Biasi Hendel, al cinema a partire da febbraio. Incentrato sull’amicizia di due giovanissime amiche non vedenti in cammino verso la propria autonomia, Il Colore dell’Erba è il primo film ideato per essere percepito anche dai non vedenti. L’opera si avvale del contributo del più importante sound designer italiano, Mirco Mencacci, già collaboratore di Antonioni, Giordana e Ozpetek e anch’egli cieco, che ha costruito per il film un universo sonoro nel quale immergere vedenti e non vedenti contemporaneamente abbattendo le barriere della diversità e ribaltando il concetto stesso di visione cinematografica.
Frutto di un lavoro di oltre quattro anni, Il Colore dell’Erba esce in sala a febbraio nelle principali città italiane fra cui Milano, Bologna, Roma e Trento. Diretto da JULIANE BIASI HENDEL
annovera nel cast GIORGIA PIZZINI e GIONA XHEKA HAXIRAJ. Prodotto da INDYCA in associazione con KURAJe in collaborazione con TRENTINO FILM COMMISSION e con RAI 3 – DOC 3. Il film è stato patrocinato da U.I.C.I. – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus I.RI.FO.R. – Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione Onlus – Sezioni Provinciali di Torino.
Il Colore dell’Erba – hai mai pensato di vedere un film al cinema chiudendo gli occhi?
L’adolescenza è un’età sorprendente, rivoluzionaria, persino spiazzante. Il proprio posto nel mondo viene improvvisamente messo in discussione e l’universo degli adulti, da accogliente, diventa incomprensibile. Giorgia e Giona non possono vedere ma le paure, le emozioni e le sfide che la vita mette loro davanti sono uguali a quelle dei loro coetanei. Arrivare, da sole, alla gelateria in riva al lago diventa per loro la sfida all’indipendenza e la scusa per chiudersi alle spalle la porta di casa e affrontare il mondo. Ciascuna con il suo carattere: Giorgia attiva, determinata e volitiva; Giona, al contrario, chiusa, riflessiva, timorosa. Giorgia e Giona mostrano come la “paura del buio” riguarda tutti, e diventano un esempio di come questa paura possa essere affrontata, anche se l’avventura cambia le regole del gioco.